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L'invisibile meraviglia

E’ il primo catalogo sfogliabile e multimediale mai realizzato per una mostra scientifica italiana. La mostra è “L’invisibile Meraviglia”, realizzata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e ospitata a Torino dal Museo Regionale di Scienze Naturali dal 14 aprile al 7 luglio, in vista di ESOF 2010.

Come EGF toglie il freno al cancro

Autori: 

Per lasciare campo libero al cancro, il fattore di crescita epiteliale, in sigla EGF, mette fuori uso 23 piccole sequenze di RNA a catena singola. A identificare questi microRNA con tecniche genome-wide è stato un gruppo internazionale coordinato da Roi Avraham, dell’Istituto di Scienze Weizmann di Rehovot, in Israele, a cui hanno partecipato scienziati di tutto il mondo tra cui  Giovanni Blandino e i suoi collaboratori dell’Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena di Roma.

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Impatto su Giove

Astronomia
Scheda
Titolo originale: 
Jupiter + Fireball
Soggetto: 
Al secondo 7 il flash dell'impatto di un asteroide nell'atmosfera di Giove
Data: 
3 June, 2010

Quando si dice la coincidenza... A inizio giugno, proprio mentre veniva diffusa su Astrophysical Journal l'analisi dettagliata dell'impatto asteroidale su Giove verificatosi il 19 luglio dello scorso anno, il pianeta gigante concedeva un bis. Il fatto più incredibile, però, è che a catturare l'evento è stato anche stavolta Anthony Wesley, l'astronomo non professionista australiano che aveva immortalato il drammatico impatto dello scorso anno.

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Informazioni per gli editor
stato: 
bozza
Italiano
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Sezioni: 

Un fantastico ritratto di M83

Autori: 

La spettacolare immagine infrarossa di M83 diffusa dall'ESO ci mostra i dettagli di questa piccola galassia famosa tra gli astronomi soprattutto per l'elevato numero di supernovae che la contraddistingue.

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Tumore: i batteri lo prevedono

Autori: 

L’analisi della flora batterica sembra essere un buon metodo per prevedere l’eventuale sviluppo del tumore al colon.

La progressione di questa neoplasia è spesso associata, negli stadi iniziali, alla formazione di polipi in grado nel tempo di generare la malattia. Analizzando la flora batterica, Tyler Culpepper della University of Florida (Stati Uniti), ha scoperto che la composizione varia tra persone con polipo rispetto a quelle senza. In particolare è stato riscontrato un aumento del microrganismo Eubacterium ramulus nelle persone con polipo.

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Conversazioni fuzzy

Come Scienzainrete aveva già annunciato, il 15 maggio scorso a Gijon (Asturie, Spagna) si è svolta la prima edizione delle Conversazioni Scientifiche del Sabato, un incontro promosso dal Centro Europeo per il Soft Computing (ECSC) in collaborazione con CajAstur.

Lo scopo dell’incontro è catalizzare la creazione di nuove idee per il mondo del Soft Computing, e per farlo propone una forma di comunicazione innovativa ma radicata nella tradizione: le conversazioni.

Traumi cerebrali: il sonno se ne va

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Le persone che hanno subito un forte trauma cerebrale spesso soffrono di disturbi del sonno. La causa sembrerebbe risiedere nella diminuzione della produzione di melatonina, un ormone in grado di regolare i ritmi biologici.

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Il terremoto dell’Aquila e la geofisica in tribunale

La notizia è rimbalzata su tutti i giornali italiani nei giorni scorsi. La Procura della Repubblica dell’Aquila accusa di omicidio colposo la Commissione Grandi Rischi della Protezione Civile per il “mancato allarme” nei giorni precedenti il forte terremoto dell’Aquila dello scorso anno. Sotto accusa ci sono tra gli altri: Franco Barberi, geofisico di grande esperienza e presidente vicario della Commissione; Enzo Boschi, presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV); Bernardo De Berardinis, vice

Le signore della savana

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Se vi dovessero chiedere qual è l'animale più importante nell'influenzare l'ecosistema della savana africana non pensate ai feroci predatori o ai voraci erbivori che la popolano. Un recente studio, infatti, punta il dito sulle termiti.

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Genetica d'alta montagna

Da millenni, le popolazioni di montagna del Tibet vivono sulle alte vette della catena Himalayana, anche sopra i 4.500 metri sul livello del mare. Non è cosa da tutti, lo sanno bene gli alpinisti e gli escursionisti d'alta quota. Perchè a quelle altitudini può manifestarsi il “mal di montagna”, una condizione patologica che, se non trattata tempestivamente, può portare a conseguenze letali.