fbpx Salute, medicina e dintorni: capire la complessità, accettare l’incertezza, preservare l’equilibrio | Scienza in rete

Capire la complessità, accettare l’incertezza, preservare l’equilibrio

Tempo di lettura: 7 mins
Una ragazza nella posizione yoga del fior di loto è seduta sullo sfondo di un cuore composto da fiori e foglie

Antonio Bonaldi, medico, una lunga esperienza professionale e scientifica nell’ambito della sanità pubblica, nel volume Salute, medicina e dintorni raccoglie una serie di riflessioni su un ampio ventaglio di temi che riguardano la salute, mostrando come il mondo oggi sia fortemente interconnesso e ogni problema vada approcciato in modo sistemico, aggiungendo allo sguardo sulle cose quello sulle relazioni. Ci guida da questa prospettiva nel complesso mondo della medicina, mettendone in evidenza contraddizioni e incertezze, e offrendo al lettore elementi per capire e consigli per decidere meglio come occuparsi della salute propria e di quella del Pianeta. Crediti immagine: Freepik

Mentre aumenta la consapevolezza che la salute di ciascuno di noi è in grande parte nelle nostre mani – tema che offre terreno fertile al fiorente mercato di sempre nuovi e non sempre attendibili rimedi, metodi, manuali per rimanere sani – cresce anche però la sensazione che orientarsi tra i meandri della medicina e farsi un’opinione su ciò che può essere utile o dannoso per la nostra salute non sia affatto semplice.
Da questa constatazione di partenza muove Antonio Bonaldi, autore di Salute, medicina e dintorni – Consigli semplici per orientarsi in un mondo complesso (Torri del Vento Edizioni, 2023, 235 pp., 20 euro), una raccolta di riflessioni su temi relativi alla salute e alla medicina, osservati, come sottolinea l’autore, da un punto di vista sistemico. La linea di fondo è che i più importanti problemi che minacciano l’umanità – e concretamente ciascuno di noi – sono interdipendenti, e vanno affrontati in modo integrato e interdisciplinare. Il che vale sia che si parli di salute, di clima, biodiversità, energia, migrazioni, finanza. Questo, spiega Bonaldi, implica un radicale cambiamento del modo in cui si osserva la realtà; all’attenzione alle cose in sé, bisogna aggiungere quella alle relazioni, affiancando ai classici rapporti lineari di causa-effetto i concetti che caratterizzano i sistemi complessi: interazione, auto-organizzazione, emergenza, imprevedibilità, paradosso, contingenza.
Il libro offre quindi una serie di riflessioni, disposte organicamente – ma in capitoli molto agili, piuttosto brevi e sufficientemente autonomi da poter essere letti anche in ordine sparso, seguendo le proprie curiosità e i propri interessi – che riguardano benessere, salute, medicina, ambiente, osservati da una prospettiva sistemica, che vuole stimolare le capacità critiche del lettore, affinando la sua sensibilità e aiutandolo a decidere in modo informato.

Come orientarsi in un mondo complesso

Nella prima parte del saggio, Orientarsi in un mondo complesso, sono descritti i fondamenti della visione sistemica e della complessità: una lettura da cui può partire chi non abbia dimestichezza con questi concetti, non a caso posta all’inizio del libro. Inevitabili i riferimenti alla pandemia di Covid-19.

Improvvisamente ci siamo resi conto che tutto ciò che sembra avere una vita autonoma è invece parte di un’immensa rete di relazioni che unisce uomini, animali, natura e società e che la concezione classica (meccanicistica) della scienza, basata sullo studio analitico delle parti non è più in grado di spiegare gli accadimenti e soprattutto di proporre soluzioni efficaci.

Quanto avvenuto durante la pandemia è uno degli spunti di riflessione utilizzati per mostrare come nelle situazioni complesse le competenze specialistiche non siano sufficienti, ma sia necessario prepararsi a gestire anche ciò che ancora non si conosce, adattando le scelte all’incertezza e puntando sulla interdisciplinarietà. Ma anche per trarne insegnamenti da non scordare per il futuro.

In questa parte l’autore esplora le caratteristiche dei sistemi complessi, la loro capacità di generare proprietà che nascono dall’interazione tra i loro elementi, la necessità di considerare l’insieme delle relazioni, l’interdipendenza e l’unità delle cose, per renderci conto «della nostra finitezza e della nostra inseparabile appartenenza alla natura, ai suoi cicli e al suo percorso evolutivo, adoperandoci per rispettarne gli inafferrabili processi che la governano e ne assicurano la continuità».
Tra i temi passati in rassegna: la difficoltà di fare previsioni, l’importanza di fare leva sul senso di responsabilità delle persone per affrontare le grandi emergenze della nostra epoca, l’importanza di collaborazione e solidarietà, il tempo della vita (e come riappropriarsene).
Si tratta probabilmente della parte più densa del saggio, impegnativa alla lettura, anche se aiutata dallo stile scorrevole e chiaro e soprattutto dal continuo rimando a esempi concreti e conseguenze pratiche. Come i consigli per i “tessitori”, ovvero chi vuole imparare a integrare la visione analitica a quella sistemica (come chi tesse è attento a ordito e trama), ovvero sviluppare la specializzazione insieme alla integrazione, i due requisiti attraverso cui si sviluppano i sistemi complessi. A costo di rischiare lo spoiler, i cinque consigli meritano qui una citazione: sviluppare le relazioni, aprire la mente, portare rispetto, riconoscere la diversità, lavorare insieme.

Convivere con l’incertezza

La seconda parte del volume è dedicata in particolare ai limiti della conoscenza e alle distorsioni cognitive che possono indurre a scegliere in modo sbagliato e potenzialmente pericoloso per la salute. Ricordando che per Cèline “la verità è una menzogna che dura tutta la vita”, Bonaldi ricorda come l’illusione di possedere la verità assoluta non si addica alla scienza, che deve essere sempre libera.

“Ciascuno deve essere libero di formulare nuovi quesiti, proporre nuovi ambiti di indagine, ipotizzare nuove spiegazioni, proporre nuove teorie, anche al di fuori delle concezioni prevalenti, in uno spirito aperto e costruttivo di cui la società deve farsi garante”.

In questi capitoli Bonaldi passa in rassegna alcuni degli errori in cui la medicina è incorsa e continua a incorrere. Questa parte rispecchia anche la lunga esperienza dell’autore come presidente di Slow Medicine, l’organizzazione che da oltre vent’anni promuove una evoluzione culturale che porti a una medicina “sobria, rispettosa e giusta”.
Ecco allora i capitoli sulle pratiche mediche a rischio di essere inappropriate, quando utilizzate in situazioni in cui la loro efficacia non è appoggiata a sufficienti prove scientifiche, con spreco di risorse pubbliche e rischi inutili per i pazienti; sulla talvolta mitizzata diagnosi precoce, che può finire col danneggiare le persone in buona salute; sulla vera e falsa prevenzione; sui lati negativi e potenzialmente dannosi degli screening; sul rischio (quasi sempre ignorato da chi si sottopone a un esame) della sovradiagnosi; sui conflitti di interesse e le pressioni del mercato; sugli inganni che possono nascondersi anche nei numeri, per esempio quando si parla di rischio.
Sono pagine che raccolgono molto efficacemente i tanti lati non abbastanza noti della medicina contemporanea, aiutando ad affrontare la spinta a “fare sempre di più” che spesso la caratterizza: più esami, più screening, più farmaci, più cure… che aggravano inutilmente i servizi sanitari, togliendo risorse dove sarebbero invece necessarie. Bonaldi consiglia di praticare “un sano scetticismo”, e offre molte informazioni e suggerimenti che possono aiutare a comprendere e utilizzare meglio le informazioni sugli effetti dei trattamenti sanitari.

Preservare l’equilibrio tra ambiente, salute e medicina

Nella terza parte sono raccolti i capitoli che riguardano le grandi questioni ambientali attinenti alla salute. Come sottolinea Bonaldi, la nostra salute dipende dal contesto fisico e sociale in cui viviamo.

Vivere in una comunità che pone attenzione alla vivibilità dell’ambiente, che promuove le relazioni sociali e agisce sulle disuguaglianze costituisce un tassello importante perché anche l’individuo goda di buona salute. La salute, come abbiamo già detto, non è solo una questione che riguarda la medicina. In pratica nessuna disciplina e nessun settore dell’organizzazione sociale possono ritenersi estranei alla salute. La salute è un affare di tutti!

In questa parte sono trattati, in modo spesso anche molto concreto, i problemi che minacciano l’ambiente e le possibili soluzioni, con un focus particolare su che cosa dovrebbero fare i professionisti sanitari per realizzare un servizio sanitario di alta qualità, capace di salvaguardare la salute delle persone senza danneggiare il Pianeta.
Non sono tralasciate le abitudini dei singoli: un capitolo è dedicato a come rendere più sostenibile la propria alimentazione e un altro illustra l’importanza dei microbi e il pericolo di un uso eccessivo di antibiotici. Sono incluse in questa parte alcune riflessioni su temi estremamente recenti, dalla Digital Health alla medicina personalizzata.

Una guida efficace alla riflessione sulla salute

Nel complesso, Salute, medicina e dintorni si presenta come una vera miniera di informazioni, sempre basate sulle prove scientifiche, e costituisce una guida molto utile alla riflessione. Un volume denso, sicuramente impegnativo, ma sempre chiaro, anche perché l’autore evita il ricorso alla terminologia tecnica che non sarebbe comprensibile al lettore laico.
L’approccio al volume è comunque facilitato dal fatto che non si tratta di un saggio organico, ma di una raccolta di articoli, che si può leggere con molta libertà, perché l’autonomia dei capitoli (che si paga con qualche ripetizione) consente di gustarli anche singolarmente.
L’attenzione particolare posta a offrire una lettura non solo interessante, ma anche utile, si riflette nella scelta di concludere i capitoli con alcuni consigli pratici, che aiutano a concretizzare e tradurre nella propria realtà quotidiana le riflessioni offerte dall’autore.
La bibliografia che correda ogni capitolo offre sia la base scientifica su cui appoggiano i testi, sia spunti di approfondimento per chi li desidera.

È una lettura sicuramente consigliabile a chiunque sia interessato ad acquistare o accrescere la propria consapevolezza in un campo cruciale come quello della salute, e a capirne di più su questioni che a volte scoraggiano per la loro difficoltà intrinseca: considerando che la salute è una responsabilità importante per ciascuno di noi e, come impariamo proprio da questo libro, alla fine riguarda più la vita che la medicina e a tutti gli aspetti della vita si intreccia e si connette.


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