fbpx Il CNR nel Settimo Programma Quadro | Scienza in rete

Il CNR nel Settimo Programma Quadro

Primary tabs

Tempo di lettura: 2 mins

Nell’ambito del Settimo Programma Quadro (7PQ) dell’Unione Europea il CNR si conferma, tra gli Enti di ricerca Italiani, primo per numero di progetti approvati, e ai primi posti tra gli Enti di ricerca stranieri maggiormente impegnati nelle attività di R&ST.

Dall’inizio del 7PQ (2007) a gennaio 2014 (il 7PQ si è concluso, gli ultimi bandi sono stati pubblicati a dicembre 2013), gli Istituti del CNR hanno visto approvare 642 progetti (tale numero è destinato ad aumentare in quanto sono in negoziazione circa 50 progetti), la maggior parte dei quali sono in corso e termineranno nei prossimi anni. Il contributo comunitario per le strutture CNR partecipanti, che si protrarrà per l’intera durata progettuale, supera i 218 milioni di euro dei quali 72 milioni di euro relativi ai progetti coordinati dal CNR (116 progetti, più del 18%).

Figura 1

Figura 2

Ben 422 progetti rientrano nel Programma dedicato in maniera specifica alla ricerca, COOPERATION. La maggior parte dei progetti approvati appartiene al settore Information & Communication Technologies (131 progetti), Nanosciences, Nanotechnologies, Materials & new production technologies (82 progetti) e Environment (66 progetti), confermando l’eccellenza dei ricercatori CNR in queste tematiche.

Figura 3

Nel programma CAPACITIES (95 progetti), incentrato sul supporto alle politiche europee in materia di ricerca ed innovazione attraverso attività orizzontali, la partecipazione del CNR si orienta maggiormente sulle attività legate alle Research Infrastructures (56 progetti). 

Figura 4

Rimane elevata la partecipazione ai progetti del Programma PEOPLE (99 progetti) ed in particolare alle Initial Training Network, le azioni destinate alla formazione iniziale delle carriere dei ricercatori (38 progetti).

Nel programma IDEAS, che finanzia la ricerca di frontiera allo scopo di valorizzare l’eccellenza e la creatività dei ricercatori, e che viene gestito dallo European Research Council (ERC), il CNR è presente in 24 progetti, in 17 dei quali i Principal Investigators hanno scelto il CNR come Host Institution. Dei 24 progetti, 15 sono svolti da giovani ricercatori CNR (Starting & Consolidator Grant).

Da notare la distribuzione geografica dei progetti comunitari tra le regioni. La Toscana partecipa a 142 progetti seguita da Lazio (132), Lombardia (80), Emilia Romagna (61) e Campania (51). In generale le regioni del Centro hanno ottenuto il maggior numero di progetti (285), seguite dal Nord (215) e dal Sud (142).

Figura 5

Oltre al Programma Quadro il CNR è anche presente in più di 100 azioni comunitarie a sostegno di politiche specifiche (ambiente, cultura, società dell’informazione, giustizia) e relative ad esempio alla partecipazione ai programmi Competitiveness and Innovation, LIFE+, eContent+, Health, Culture, Civil Justice.

CNR, Ufficio Relazioni Europee ed Internazionali


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

La circolazione oceanica nel Nord Atlantico (AMOC) sta per spegnersi?

Atlantic Meridional overturning Circulation (AMOC)

Negli ultimi anni, varie testate hanno riportato la diminuzione dell'Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC) nel Nord Atlantico, cruciale per il clima dell'emisfero Nord, avvertendo del rischio che si stia spegnendo. È quanto, in effetti,  suggeriscono alcuni studi recenti, ma c'è disaccordo tra gli esperti: la complessità e l'incertezza dei modelli climatici rendono difficile prevedere con certezza il futuro di AMOC.

Schema delle correnti di AMOC. Crediti: modificato da R. Curry, Woods Hole Oceanographic Institution/Science/USGCRP, Wikimedia Commons. Licenza: CC BY 3.0 DEED

A più riprese negli ultimi anni, testate importanti hanno pubblicato articoli che raccontano come, secondo alcune ricerche, l’intensità della circolazione termoalina nel Nord Atlantico, nota come Atlantic Meridional overturning Circulation (AMOC) sia non solo in diminuzione, ma sia proprio sull’orlo di uno spegnimento totale.