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Impatti, modelli e tecnologia per capire la COP26 di Glasgow

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Ascolta "Impatti, modelli e tecnologia per capire la COP26 di Glasgow: intervista a Claudia Tebaldi" su Spreaker.

Per capire la portata dei negoziati della COP26 di Glasgow, che entrano ora nella seconda settimana, è necessario riflettere quanto superare la soglie di 1,5°C o di 2°C possa generare punti di non ritorno o meno nel nostro sistema climatico, ma anche quanto i modelli climatici possano aiutare per pianificare azioni di mitigazione e adattamento e, infine, che ruolo hanno le nuove tecnologie in tutto questo. Ne abbiamo parlato con Claudia Tebaldi, statistica al Joint Global Change Research Institute (PNNL), collaboratrice di Climate Central, e autrice principale del primo volume del sesto rapporto IPCC uscito in estate.

Voci Claudia Tebaldi, Jacopo Mengarelli, Chiara Sabelli. Musica Jacopo Mengarelli. Produzione Sergio Cima, Jacopo Mengarelli.
Fonti
IPCC, AR6 Climate Change 2021: The Physical Science Basis: https://www.ipcc.ch/report/ar6/wg1/
UN Climate Change: https://www.youtube.com/channel/UCuLEr-GWiwCBB6zBDX3elOQ
Palazzo Chigi: https://www.youtube.com/channel/UCp8W1bzofvzB8MfZSkYW2xw

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Invece di polemiche ideologiche, ogni tanto fa bene dare un’occhiata ai numeri. Ogni giorno 800 donne muoiono durante il parto, altre 200 non possono prendere decisioni sulla propria salute né dire di no ai rapporti sessuali con il partner e quasi una donna su dieci al mondo non può scegliere se usare o meno metodi contraccettivi. Sono solo alcuni dei dati contenuti nell’ultimo rapporto dell’UNFPA, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione uscito da poco. Che mostra che in alcuni campi non si sono fatti progressi o addirittura si è regrediti.

Oggi nel mondo quasi una donna su dieci non può scegliere se usare o meno metodi contraccettivi. Ogni giorno 800 donne muoiono durante il parto, altre 200 non possono prendere decisioni sulla propria salute né dire di no ai rapporti sessuali con il marito o il partner. Su un altro fronte, l’omofobia costa al mondo 126 miliardi di dollari all’anno, mentre il miglioramento delle condizioni legali per le persone LGBTQIA+ è associato a un aumento di 2.000 dollari del PIL pro capite.