fbpx Nasce la Libreria Digitale del Cnr | Scienza in rete

Nasce la Libreria Digitale del Cnr

Primary tabs

Tempo di lettura: 5 mins

Il progetto ‘Science & technology digital library’, oggetto di un accordo siglato tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), si inserisce tra le iniziative dell’Agenda digitale italiana, che mirano a sfruttare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per favorire innovazione, crescita e competitività, in linea con l’Agenda digitale europea (Strategia Eu 2020).

In internet, le biblioteche digitali rappresentano spazi aperti, reali e virtuali, dell’informazione e della conoscenza, indipendentemente dalla collocazione fisica dei dati e dalla localizzazione dell’utenzaRispetto al contesto internazionale dell’informazione e della comunicazione scientifica, in Italia la produzione bibliografica, i dati e i documenti risultano meno accessibili e scarsamente integrati a causa dell’insufficienza di strategie non sempre condivise e di progetti di cooperazione. Questo nuovo progetto Cnr nasce quindi con l’intento di contribuire a colmare questa lacuna, promuovendo la massima diffusione delle conoscenze prodotte in ambito scientifico e tecnologico e il potenziamento dei servizi attualmente offerti alla comunità scientifica e al sistema Paese – istituzioni, imprese, cittadini.

Questo potrà essere fatto attraverso interventi di tipo infrastrutturale, come, ad esempio, la realizzazione di un portale di accesso al sistema bibliotecario digitale del CNR - consentendo una visione completa dei contenuti e dei servizi erogati dalle diverse strutture dell’Ente - l’impiego di nuove soluzioni tecnologiche user friendly e una migliore calibratura dei servizi bibliografici e documentali (a questo scopo è stata istituita una specifica workpackage denominata “Reference bibliotecario virtuale”, che prevede la realizzazione di un servizio online in grado di replicare e migliorare le funzioni dei tradizionali servizi di reference bibliotecario).

Obiettivo principale del servizio è garantire rapidità ed accuratezza nella ricerca dell’informazione, attraverso una mediazione di operatori specialisti, indipendentemente dalla localizzazione dell’utente e delle risorse. In prospettiva, si può prevedere la realizzazione di una rete cooperativa, costituita da biblioteche che operano nel settore della R&S, per l’erogazione di questo servizio su ampia scala. Le scelte tecnologiche basate su standard open source e quelle organizzative di tipo cooperativo saranno idonee a favorire questa ipotesi di sviluppo. L’attualità e la rilevanza di questa iniziativa sono confermate dal fatto che in altri paesi si sta procedendo nella stessa direzione: gli USA, ad esempio, si sono prefissi un anno di tempo per creare la Digital Public Library of America.

La ‘Science & technology digital library’ prende le mosse da numerose iniziative avviate nell’ambito del sistema bibliotecario del CNR, che hanno come obiettivo l’armonizzazione delle attività bibliotecarie e biblioteconomiche e il potenziamento dei servizi, locali e remoti, offerti all’utenza interna ed esterna all’Ente. Il sistema CNR si compone di numerose strutture bibliotecarie distribuite su gran parte del territorio nazionale ed è caratterizzato da multidisciplinarietà e dalla capacità di erogare servizi specializzati anche in stretta connessione con le diverse realtà locali. Per favorire lo scambio di dati ed informazioni con i principali sistemi informativi nazionale e internazionale - oltre che potenziare e qualificare i servizi digitali offerti all'utenza - il progetto intende sviluppare nuove soluzioni tecnologiche e organizzative. Nella logica ‘open’, il progetto favorirà iniziative di cooperazione con altre istituzioni ed enti per l’accesso aperto e certificato a pubblicazioni scientifiche, documenti di ricerca, dati scientifici, tecnici, statistici, attività e programmi di ricerca, expertise. Il patrimonio del CNR, infatti, è attualmente consultabile attraverso gli opac delle biblioteche (Catalogo in rete ad accesso pubblico), mentre la realizzazione di un Metaopac - attraverso sistemi informatici basati su piattaforme e tecnologie aperte - renderà più facile la partecipazione all’iniziativa di altri soggetti interessati (soprattutto biblioteche e istituzioni accademiche e di ricerca).

Saranno resi disponibili tutti i dati di catalogo relativi alle pubblicazioni possedute dal sistema bibliotecario del CNR: la sola Biblioteca Centrale ha un patrimonio di oltre un milione di volumi (di cui circa 100.000 di antiquariato scientifico); circa 12.000 testate di periodici (di cui 6.000 online); oltre 100 banche dati su cd e online. Disponendo di un archivio gestionale dei prodotti della ricerca finanziata (o cofinanziata) dall’Ente per più di 160.000 documenti, il Cnr sta lavorando inoltre per realizzare un archivio aperto dei prodotti della ricerca. In linea con le iniziative, le politiche e i programmi definiti e proposti dall’Unione Europea e dalle principali organizzazioni accademiche e scientifiche nazionali e internazionali (come EUROHORCs, ERC, NSF, EUA, ecc.) in materia di open access e di digital preservation, questa linea di attività intende realizzare una piattaforma tecnologica di archivio e condivisione dei prodotti della ricerca per aumentarne impatto e visibilità e anche per favorire il loro utilizzo nell’ambito dei processi gestionali e di valutazione della ricerca.

Le attività della ‘Science & technology digital library’ non si limiteranno esclusivamente alla gestione e diffusione della produzione bibliografica, dei documenti e dei dati e alla erogazione di servizi bibliotecari e documentali avanzati: saranno resi disponibili anche servizi di formazione a distanza per favorire la crescita di nuove figure professionali esperte nel settore dell’informazione scientifica e delle scienze bibliotecarie e documentali. Sarà creato anche uno spazio multimediale e polifunzionale interattivo all’interno della Biblioteca centrale del CNR: quest’ultima attualmente rappresenta la principale biblioteca italiana della scienza e della tecnica, è depositaria della produzione editoriale scientifica e tecnologica nazionale, ha competenze multidisciplinari ed ha il compito di coordinare il sistema bibliotecario dell’Ente, che consta di circa 100 biblioteche.

La realizzazione del progetto avverrà attraverso rilasci graduali di funzionalità che saranno messe di volta in volta a disposizione dell’utenza.



Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Il taglio alle università, una doccia fredda sul Piano del rilancio della nostra ricerca pubblica

taglio fondi universita

Il Fondo di finanziamento ordinario delle università italiane per il 2024 subirà un taglio di circa mezzo miliardo di euro: il provvedimento potrebbe mettere a rischio la crescita e la sopravvivenza delle università statali italiane, nonostante il progresso registrato tra il 2019 e il 2023. Il Piano Amaldi-Maiani propone di integrare i fondi del PNRR con 6,4 miliardi di euro aggiuntivi dal 2024 al 2027 per mantenere gli investimenti nella ricerca pubblica al livello attuale, pari a circa lo 0,7% del PIL. Senza queste risorse aggiuntive, terminato il PNRR, molti ricercatori si troverebbero senza lavoro e costretti come molti loro colleghi a prendere la via dell’emigrazione.

Immagine di copertina creata con DALL-E

Brutte notizie per le università italiane, che si vedono tagliare per decreto il Fondo di finanziamento ordinario 2024 (FFO), un taglio che secondo la Conferenza dei rettori ammonta a circa mezzo miliardo di euro. «Il provvedimento – spiega il documento dei rettori – presenta notevoli elementi di criticità che, se confermati, rischiano non solo di arrestare l'evoluzione virtuosa del sistema universitario nazionale ma anche di mettere a rischio la sopravvivenza stessa dell'università statale italiana».