I giornali oggi danno notizia di un processo che sarebbe stato messo a punto da una società inglese per produrre petrolio dall’aria, con guadagno di energia. Qualcuno ha parlato di fonte illimitata.
Riguardo al metodo, sono contrario
alla clamorosa divulgazione di ipotetici risultati scientifici eccezionali
attraverso giornali, saltando il passaggio di una rivista specializzata che
prima di pubblicarli li avrebbe sottoposti al giudizio di esperti. Poiché anche
questa volta si tratta di un piccolo e confuso esperimento che viene
sbandierato come una possibile soluzione per la crisi energetica e climatica,
l'unico risultato è far sorgere nella gente aspettative che deviano
l'attenzione dalle uniche due soluzioni reali: risparmio energetico e sviluppo
delle energie rinnovabili.
L'articolo è molto confuso: prima parla di gasoline (benzina) ottenuta da
anidride carbonica e vapor d'acqua: un'impresa assolutamente impossibile, come
sarebbe pretendere che un ascensore salisse spontaneamente dal piano
terra al decimo piano. Successivamente ammettono di aver usato non acqua,
ma idrogeno, ottenuto sembra per scissione elettrolitica dell'acqua. Cioè hanno
immesso energia, e non poteva essere diversamente se pretendevano di
trasformare l'anidride carbonica, che ha basso contenuto energetico, in petrolio, che ha alto contenuto energetico. A questo punto il problema
è quanta energia hanno immesso e quanta se ne può ottenere indietro, perché il
processo è interessante solo se l'energia ottenuta è maggiore di quella
immessa, cosa che mi sento assolutamente di escludere. D'altra parte, non ci
sono dati, non sono state fatte misure. E' una storia simile a quella della
fusione fredda.
L'altro aspetto su cui l'articolo insiste è che con questo metodo si potrebbe
catturare anidride carbonica dall'aria, combattendo così l'effetto serra. A
parte il fatto che per ottenere un simile risultato si dovrebbe consumare
energia, si fa presto a capire che un'impresa del genere è paragonabile a
quella di voler vuotare il mare usando un secchiello. Semmai ci si potrebbe
limitare a sequestrare l'anidride carbonica che esce dalla grandi centrali a
carbone.
Una cosa rimane certa: l'unico modo serio per combattere l'effetto serra, i
cambiamenti climatici e per uscire dalla crisi energetica è ridurre i
consumi energetici e sviluppare le energie rinnovabili.