In un lavoro pubblicato sulla rivista Journal of Climate, con alcuni colleghi ho studiato come possono variare gli eventi di precipitazione intensa in un clima più caldo sulla regione Euro-Mediterranea.
La ricerca ha utilizzato i risultati ottenuti da 20 modelli climatici partecipanti al quinto Coupled Model Intercomparison Project (CMIP5, Meehl and Bony 2012, Taylor et al. 2012), gli stessi modelli utilizzati nella stesura del quinto Assessment Report (AR5) dell’IPCC.
I cambiamenti associati alle precipitazioni intense sono stati valutati mediante il confronto dei risultati ottenuti durante l’ultimo quarantennio del ventunesimo secolo (2061-2100) e il periodo storico (1966-2005) assumendo come scenario di clima futuro l’RCP8.5 (Representative Concentration Pathway 8.5), Riahi et al. 2011).
L’RCP8.5 é lo scenario peggiore fra quelli valutati dall’IPCC; è un scenario estremo in cui c’è un elevato consumo di combustibili fossili, con un incremento molto elevato di concentrazioni di gas serra in atmosfera.
La concentrazione di CO2 che si raggiunge alla fine del ventunesimo secolo e’ circa 940 ppmv, oltre il doppio del valore di concentrazione attuale.
Come misura dell’intensità associata agli eventi di precipitazione più forti, è stata utilizzata la differenza tra il novantanovesimo (99p) e il novantesimo (90p) percentile delle precipitazioni giornaliere. Il 90p (che rappresenta il valore di precipitazione superato solo da 10% dei giorni con piogge maggiori) é utilizzato come soglia per definire un evento di precipitazione intensa, mentre il 99p é invece utilizzato come soglia per definire un evento estremo di precipitazione (c’è solo l’1% dei giorni con pioggia che ha precipitazione più intense).
La nuova metrica (99p-90p) é quindi una misura della larghezza della parte destra della distribuzione di probabilità della precipitazione, quella associata cioè agli eventi più intensi. Più il valore di (99p-90p) è elevato, maggiore è la differenza fra la pioggia estrema e la pioggia intensa. Notare che l’utilizzo di 99p-90 fornisce informazioni diverse dal solo valore di 99p e 90p. Anche con una riduzione delle piogge totali e una riduzione delle piogge intense, ci potrebbe essere infatti una valore maggiore delle precipitazione estreme, meglio evidenziato da un aumento del valore della metrica 99p-90p.
La capacità dei modelli di rappresentare gli eventi intensi di pioggia é stata verificata confrontando, nel periodo 1997-2005, la metrica 99p-90p ottenuta dai 20 modelli considerati (si è preso il valore medio dei 20 risultati), con il dato osservativo di precipitazione (dato GPCP, Global Precipitation Climatology Project, Bolvin et al. 2009).
FIG. 1. Misura della larghezza della coda destra della distribuzione di precipitazione, rappresentata come 99p-90p durante il periodo 1997-2005 nelle osservazioni (pannelli di sinistra) e nei modelli CMIP5 (media su 20 modelli, pannelli di destra). I pannelli superiori sono riferiti all’inverno (djf, da dicembre a febbraio), i pannelli inferiori sono riferiti all’estate (jja, da giugno ad Agosto). L’unità di misura é mm/d.
Si nota come i modelli tendono a sottostimare la metrica 99p-90p sia in inverno che in estate nella parte inferiore (sotto i 45N) del dominio Euro-Mediterraneo, mentre tendono a sovrastimare tale metrica nella parte superiore dello stesso dominio, durante l’inverno. Questa difformità (bias in termini tecnici) rispetto alle osservazioni, risulta migliorata se si considerano solo i modelli a risoluzione più alta di 1.5o.
Il risultato ottenuto nella media di insieme dei modelli é comunque sufficientemente simile a quanto rappresentato nelle osservazioni, da renderci confidenti circa la possibilità di trarre informazioni utili dalle simulazioni modellistiche relative agli scenari futuri. Sono state quindi simulate le variazioni nelle precipitazioni, alla fine del secolo (2061-2100, con lo scenario RCP8.5) rispetto al periodo storico (1966-2005): è stato stimato l’incremento percentuale delle precipitazioni medie, delle precipitazioni intense (90p) e della metrica della quota di precipitazioni estreme (99p-90p). Per quanto riguarda la precipitazioni totali, i risultati ottenuti (Figura 2, colonna a sinistra) indicano durante l’inverno (a sinistra in alto) un generale aumento della precipitazione media nella parte Nord dell’Europa, e una riduzione nella parte Sud (la latitudine 45N é utilizzata per separare le due zone menzionate). In estate (a sinistra in basso) la variazione é simile, ma con uno spostamento a Nord della linea di cambiamento di segno. Le variazioni future delle piogge intense (90p, Figura 2 al centro) seguono quanto descritto per le precipitazioni medie. L’utilizzo della metrica 99p-90p permette come detto di evidenziare le variazioni nella larghezza della parte destra della distribuzione di precipitazione, specialmente sulle regioni nelle quali sia 90p che 99p aumentano/calano.
I pannelli a destra della Figura 2 mostrano infatti che la metrica (99p-90p) cambia in maniera nettamente differente nel futuro rispetto al valore della precipitazione totale e di quella intensa (90p): alla fine del secolo, 99p-90p aumenta (colore blu in figura 2) su quasi tutto il dominio Euro-Mediterraneo, anche sulle regioni dove la precipitazione media ed il novantesimo percentile mostrano una riduzione netta (colore rosso in figura 2). É questo il caso dell’Europa sotto i 55N durante l’estate, dove la larghezza della parte destra della distribuzione aumenta nonostante in media la regione diventi più secca.
FIG. 2. Variazioni future (2061-2100 – 1966-2005) nella precipitazione media (pannelli di sinistra), 90mo percentile della precipitazione (90p, pannelli centrali) e larghezza della coda destra della distribuzione di precipitazione (99p-90p, pannelli di destra) seguendo lo scenario RCP8.5, come ottenuto mediando i risultati dei modelli CMIP5. I pannelli superiori si riferiscono all’inverno, quelli inferiori all’estate. L’unità di misura é [%]. Le regini bianche sulla terra indicano regioni con precipitazione stagionale inferiore a 0.5 mm/d.
La conclusione è che l’entità degli eventi più estremi sembra crescere, in questo scenario ad alte emissioni, più della precipitazione media sulla gran parte del dominio Euro-Mediterraneo.
Fonte:http://www.climalteranti.it/2013/10/21/in-futuro-precipitazione-piu-intense-nella-regione-euro-mediterranea/
Testo di Enrico Scoccimarro, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Bologna e Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), Lecce, Italy
Tratto dall’articolo: Scoccimarro E., S. Gualdi, A. Bellucci, M. Zampieri, A. Navarra: Heavy precipitation events in a warmer climate: results from CMIP5 models. Journal of Climate, DOI: 10.1175/JCLI-D-12-00850.1 (Ottobre 2013)
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