fbpx Giovani europei in azione per la biodiversità | Scienza in rete

Giovani europei in azione per la biodiversità

Primary tabs

Read time: 3 mins

L’umanità si confronta oggi con grandi sfide, complesse e interdipendenti, che trascendono le frontiere: riscaldamento globale, cambiamenti climatici, rarefazione e ripartizione equa delle risorse, scelte energetiche, gestione dei rifiuti, OGM ...

Come può un giovane non rimanere disorientato, ma anzi trovare la propria identità di cittadino sensibile alle questioni della società e coinvolto nella progettazione del mondo di domani?

Occorre creare le condizioni perché i giovani cittadini possano svolgere il loro ruolo. È necessario permettergli di comprendere le problematiche e consentirgli di partecipare ai dibattiti e alle scelte della società affinché possano assumerle, sostenerle e cooperare alla loro realizzazione. Due prerequisiti sono necessari all’esercizio della cittadinanza: la conoscenza e la democrazia. La conoscenza è il fondamento di un consenso libero e informato e consente di formare cittadini capaci d’opinione e dotati di spirito critico. La democrazia è lo strumento attraverso il quale possono essere prese decisioni durature e condivise, in grado di superare i confini nazionali per inscriversi in una prospettiva europea ed internazionale. La principale sfida, dunque, consiste nel trasformare la questione ambientale in domande fertili e in azioni creative concertate fra cittadini, scienziati e responsabili politici. Per raggiungere questo obiettivo è stato costituito uno spazio autonomo, promosso dal network europeo Young People and Science in Society Issues. Si tratta di un laboratorio d’idee che permette ai giovani di formarsi e di sperimentare la democrazia e nuove forme di cittadinanza. E di assumere un ruolo attivo nelle trasformazioni sociali attraverso l’attivazione di una finestra di dialogo tra giovani europei e istituzioni locali, nazionali ed europee.

In questo contesto è stato concepito il progetto europeo “Youth Action on Biodiversity - Exchange 2010”, coordinato in Italia da Controvento . Il progetto coinvolge università, imprese ed associazioni di 11 paesi membri dell'UE: Francia, Italia, Spagna, Ungheria, Lituania, Estonia, Bulgaria, Romania, Slovacchia, Belgio e Malta. Nell'ambito del progetto, avrà luogo in Francia un grande evento dal 12 al 23 agosto incentrato sul tema della "Biodiversità". In questa occasione, 50 giovani europei d’età compresa tra i 18 e i 25 anni avranno la possibilità di partecipare al Summer Camp “Youth Action on Biodiversity”.

Durante il summer camp i giovani dialogheranno tra loro, incontreranno ricercatori e visiteranno coste e parchi del Sud della Francia per scoprire sul campo il concetto di biodiversità e le sue implicazioni e intraprendere azioni coordinate che svilupperanno nei mesi a venire.

Il Summer Camp si svolge dal 12 al 23 agosto a Marsiglia e in Ardèche. Possono partecipare all'iniziativa 6 giovani residenti sul territorio nazionale di ciascun paese partner d’età compresa tra i 18 e i 25 anni.
L'organizzazione prende in carico per ciascun partecipante il 100% dei costi di vitto e alloggio e il 70% dei costi di viaggio di A/R per Marsiglia. Chi fosse interessato a prendere parte a questa iniziativa è pregato di mettersi in contatto entro il 15 luglio con:
Nadia Fellini [email protected] 0547 20524 339 7381538


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Dopo l’alluvione dell’Emilia Romagna va ripensato tutto

Evento eccezionale ma non irripetibile, l'alluvione che ha allagato un terzo della pianura romagnola, con altissimi costi umani ed economici, sfida i luoghi comuni e i vecchi modi di agire. D’ora in poi deve essere chiaro che questi eventi estremi non saranno evitabili. Si dovrà imparare a conviverci preparandosi meglio, e soprattutto mettendo in atto misure più radicali e adatte al cambiamento climatico in atto, come ridare spazio ai fiumi allontanando case e stabilimenti dal loro alveo, e applicare soluzioni “basate sulla natura”. Immagine: tratta dal video di The Walking Nose "La mia alluvione" su Youtube.

Era già tutto previsto. L’allerta meteo, idrogeologica e idraulica di lunedì 15 maggio 2023, dopo una prima sottovalutazione, aveva dato un allarme forte e chiaro. A cominciare dal giorno dopo una valanga d’acqua si sarebbe riversata sulla Romagna e un tratto dell’Emilia, con rischio altissimo di frane e inondazioni. La protezione civile, i vigili del fuoco, la guardia di finanza, gli addetti al consorzio di bonifica, i volontari.