fbpx H2Oltre | Scienza in rete

H2Oltre

Primary tabs

Read time: 2 mins

Sarà il fascino senza tempo di questo dono della natura, sarà la location che domina il porto genovese, sarà l'estro dei suoi animatori, certo è che il laboratorio H2Oltre attrae e calamita chi lo visita. Semplice nei contenuti, focalizzati sulle proprietà fisiche e chimiche dell'acqua ma assolutamente innovativo nell'approccio divulgativo il tour, ideato da Alessio Perniola, parte con una postazione sulla capillarità e una "dichiarazione d'amore" del tutto originale.

H2O  

Si passa poi a sfide di galleggiamento con imbuti e barchette di alluminio, sulle orme di un certo Archimede, strani miscugli sono invece il frutto di "amicizie" e "inimicizie" ataviche dell'acqua con altri strani personaggi chiamati olio, alcol, saponi. Croce e delizia per bambini e adulti  è certamente la postazione del doccione, dove, se non fosse per la capacita termica dell'amica acqua, si rischierebbero docce poco gradite. Vedere il suono grazie all'acqua è un'altra delle esperienze che conquista e affascina grandi e piccini, chiamati continuamente a sfidarsi sulle cause di vulcani sottomarini e chicchi di uvetta impazzita.

H2O
A rendere tutto magico, beute colorate e oggetti in ceramica dal design assolutamente originale  prima tra tutti, una vasca che rappresenta il cuore dell'ultima parte della mostra, legata all'acqua come fonte di ispirazione per pensatori di ogni epoca. Nelle bottigliette riciclate, ognuno può portare a casa un messaggio che viene dal passato e lasciarne un altro per partecipare al concorso lanciato dall’associazione pugliese Multiversi. Curiosi di conoscerne qualcuna? "Acqua, tu non dai vita, tu sei la vita!", "Con l'acqua vivi. Senza no", "L'acqua porta vita"!

H2O

Per vedere altre foto del laboratorio: H2Oltre su Flickr
Per ulteriori informazioni sul laboratorio: H2Oltre


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Ultrasuoni focalizzati a bassa intensità: un nuovo studio per la ricerca neurologica

Gli ultrasuoni focalizzati a bassa intensità (LIFU) sono una promettente tecnologia che potrebbe consentire di superare la barriera emato-encefalica e migliorare il trattamento di malattie neurologiche. Un nuovo lavoro indaga cosa avvenga nel cervello a seguito del trattamento, per analizzare la ripresa della barriera emato-encefalica dopo l’apertura indotta.

Le malattie neurologiche, come l'Alzheimer, il Parkinson e vari tumori cerebrali, sono tra le condizioni più invalidanti a livello globale. Nonostante i progressi della ricerca, i trattamenti efficaci restano ancora limitati: le ragioni sono varie e vanno dalla complessità del cervello alle difficoltà di una diagnosi precoce. Tra gli elementi che rendono difficile il trattamento delle malattie che interessano il cervello vi sono le difese naturali di quest’organo, in particolare la barriera emato-encefalica.