fbpx Ordinare le idee con un'app | Scienza in rete

Ordinare le idee con un'app

Primary tabs

Read time: 2 mins

La mappa mentale permette di avere una visione globale di un'idea, di coglierne la struttura, l’organizzazione, i collegamenti e le relazioni. Riassumendo in modo visivo le proprietà principali di un pensiero o di un progetto, la mappa mentale ne facilita l'organizzazione, la comprensione e la memorizzazione.
Le mappe mentali generalmente hanno una struttura gerarchico-associativa e le connessioni possono essere di 2 tipi:

- le connessioni gerarchiche (o rami) collegano ciascun elemento con quello precedente
- le connessioni associative (o associazioni) collegano elementi non uniti gerarchicamente

L'argomento cardine si trova al centro della mappa mentale e a lui si collegano tramite connessioni gerarchiche gli elementi di primo livello. A elementi di primo livello si possono collegare elementi di secondo livello, a elementi di secondo livello elementi di terzo e così via. Elementi distanti fra loro e non gerarchicamente connessi possono essere collegati tramite associazioni.
Generalmente la disposizione grafica di tutti gli elementi di una mappa mentale è radiale, ma può essere anche a spina di pesce o ad albero.

E' molto utile al primo utilizzo dell'app consultare nell'help (?) la voce "Basic Gestures" per capire come effettuare le operazioni basilari e per fare delle prove. Importante però è non salvare le modifiche fatte.
Poiché la mappa mentale è uno strumento utile alla memorizzazione, è importante che nel creare ogni elemento si utilizzino colori, simboli, foto o immagini.
I nomi di ciascun elemento devono essere brevi e significativi.

Video tutorial e anteprime dell'app:

[video:http://vimeo.com/31584964]

MJ1 MJ2

MJ3 MJ4

MJ6


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Perché ridiamo: capire la risata tra neuroscienze ed etologia

leone marino che si rotola

La risata ha origini antiche e un ruolo complesso, che il neuroscienziato Fausto Caruana e l’etologa Elisabetta Palagi esplorano, tra studi ed esperimenti, nel loro saggio Perché ridiamo. Alle origini del cervello sociale. Per formulare una teoria che, facendo chiarezza sugli errori di partenza dei tentativi passati di spiegare il riso, lo vede al centro della socialità, nostra e di altre specie

Ridere è un comportamento che mettiamo in atto ogni giorno, siano risate “di pancia” o sorrisi più o meno lievi. È anche un comportamento che ne ha attirato, di interesse: da parte di psicologi, linguisti, filosofi, antropologi, tutti a interrogarsi sul ruolo e sulle origini della risata. Ma, avvertono il neuroscienziato Fausto Caruana e l’etologa Elisabetta Palagi fin dalle prime pagine del loro libro, Perché ridiamo. Alle origini del cervello sociale (il Mulino, 2024):