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Fondazione ISI: progetto "laPENSOcosì"

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Le prossime consultazioni politiche sono ormai alle porte ed è opinione comune che quelle del 24-25 febbraio saranno le prime elezioni italiane dell’era “social”.  Facebook e Twitter sono diventati la vera arena dove si svolge una gran parte del dibattito politico tra i cittadini e gli stessi candidati. Perché allora non utilizzare la piattaforma e gli strumenti digitali per conoscere meglio l'umore, le tendenze e le preferenze del corpo elettorale? Questa è l'idea alla base di laPENSOcosì, il nuovo esperimento di analisi dell'ambiente sociale lanciato dai ricercatori di EveryAware, progetto europeo coordinato da Fondazione ISI di cui fanno parte un team di ricercatori dell’Università “La Sapienza” di Roma e alcuni istituti in Gran Bretagna, Germania e Belgio. Attraverso un software speciale, laPENSOcosì invita gli utenti del Web a esprimere il proprio giudizio su candidati, liste, coalizioni. La nuova frontiera della ricerca scientifica in ambito sociale prevede l'organizzazione di esperimenti interattivi, che coinvolgono direttamente gli individui attraverso gli strumenti del Web e sotto forma di “gioco” (il processo viene spesso indicato con il termine di gamification). L'idea è quella di suscitare l'attenzione e la partecipazione di un grande numero di persone, raccogliendo dati e informazioni utili a comprendere meglio il panorama sociale.

Una delle novità del progetto è rappresentata dalla possibilità non solo di premiare i candidati preferiti, ma di assegnare anche valori negativi. Come dimostra, infatti, la storia recente, i cittadini sono spesso delusi dall'offerta politica che viene loro proposta. Il voto negativo naturalmente non viene contemplato nel sistema elettorale italiano e la sua assenza genera vari effetti, compreso un aumento dell'astensione come voto di protesta. Puntando a intercettare anche i giudizi negativi, laPENSOcosì intende tracciare una mappa più completa e realistica del panorama elettorale italiano. Un altro elemento interessante è la possibilità offerta all'utente di tornare a votare più volte, cambiando anche il giudizio relativo a un candidato, partito o lista. In questo modo, il progetto va a caccia dei meccanismi alla base della formazione e dell'evoluzione delle opinioni politiche, sia a livello del singolo individuo che della collettività, studiando le cause possibili dell'eventuali fluttuazioni e gli effetti sul gradimento di dibattiti pubblici, dichiarazioni specifiche, eventi d'attualità. 

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Gli ippopotami di Escobar: il dilemma tra etica ambientale ed etica animale delle specie invasive

Immagine di un ippopotamo a bocca spalancata in acqua

Pablo Escobar, noto boss del narcotraffico, ha lasciato in eredità non solo un impero criminale, ma anche un grosso problema ambientale. Dopo la sua morte, gli ippopotami che aveva importato per il suo zoo privato sono stati abbandonati e la loro popolazione è cresciuta esponenzialmente, causando gravi danni all'ecosistema colombiano. Nonostante i tentativi di sterilizzazione, la soluzione più praticabile sembra essere l'eutanasia, una misura che solleva significativi dilemmi etici tra il dovere di preservare l'ambiente e quello di proteggere gli animali.

Crediti immagine: modificato da Alvaro Morales Ríos/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 4.0 DEED

La figura di Pablo Escobar è ben nota ed è stata resa ulteriormente celebre da film e serie televisive. Meno nota è una parte dell’eredità che il grande boss del traffico mondiale di cocaina ha lasciato e che, a distanza di quasi vent’anni dalla sua morte, pone un problema etico tra la tutela dell’ambiente e quella degli animali.