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Il "Fermi" a Frontera e Costa

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La Società Italiana di Fisica (SIF) ha attribuito il premio Enrico Fermi 2010 per l’Astrofisica a  Filippo Frontera, associato INAF del Dipartimento di Fisica dell’Università di Ferrara, e a Enrico Costa, dell’INAF-IASF Roma, per la scoperta dell’afterglow-X dei Gamma Ray Burst (GRB) con il satellite italo-olandese BeppoSax. Il riconoscimento è stato consegnato a Bologna il 20 settembre, presso l’Aula Magna “Santa Lucia” dell’Alma Mater, nel corso della seduta inaugurale del XCVI Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica.

«Aver scoperto l’afterglow in X dei GRB», spiega Enrico Costa, «è stato un passo importante per l’astrofisica, perché localizzare una sorgente in raggi X è molto più facile che localizzarla in raggi gamma. Grazie all’uso concatenato di tutti gli strumenti di BeppoSAX, siamo riusciti ad avere un’immagine in raggi X di questi oggetti, il che vuol dire ridurre l’incertezza della loro posizione a un minuto d’arco. Questo ha consentito ad altri astronomi nel mondo di puntare telescopi ottici e radio sui GRB, scoprendo così che questi lampi provengono da oggetti in galassie lontane. Oggetti, dunque, che emettono quantità d’energia veramente spaventose».

E’ la prima volta che il premio più prestigioso della Società Italiana di Fisica viene assegnato a due scienziati del cosmo. «E ne siamo orgogliosi», ha commentato scherzosamente Filippo Frontera, «perché significa che dopo dieci anni, cioè da quando è stato istituito il premio, si è capito che anche gli astrofisici fanno cose importanti».

Fonte: INAF

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Crediti immagine: modificato da Alvaro Morales Ríos/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 4.0 DEED

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