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INFN, una borsa di studio dedicata a Romeo Bassoli

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Un'anno fa ci lasciava Romeo Bassoli, giornalista che ha segnato con il suo tratto inconfondibile la comunicazione della scienza in Italia, e che era a capo dell'Ufficio Comunicazione INFN dal 2007.

Nel primo anniversario della sua scomparsa, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ricorda Bassoli con una borsa di studio a lui dedicata, rivolta a giovani comunicatori scientifici, sul tema della comunicazione istituzionale e della divulgazione scientifica, da usufruire presso l'Ufficio Comunicazione dell'Istituto.

Il bando della borsa (vedi allegato), è disponibile online alla pagina www.infn.it, sotto la voce "Opportunità di Lavoro". C'è tempo trenta giorni da oggi, 16 ottobre, per fare domanda.

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Mentre il mondo si riempie di nuovo di immagini di bambini feriti e uccisi, bisogna rendersi conto che i conflitti armati hanno implicazioni indirette sulla salute che vanno oltre i danni diretti della violenza. Anche se la guerra dovesse terminare immediatamente, nei mesi e negli anni successivi continueranno a esserci molti decessi indiretti. Per questo i tre autorevoli autori di una lettera appena pubblicata sulla rivista Lancet stimano in 186.000 il numero dei morti collegabili al conflitto di Gaza. Sono calcoli difficili da fare, ma necessari per documentare il conflitto e per parlarne con onestà.

Crediti immagine: Mohammed Ibrahim/Unsplash

I tre autorevoli mittenti della lettera pubblicata sul numero del 5 luglio della rivista Lancet indicano in 186.000 la stima dei decessi attribuibili al conflitto nella Striscia di Gaza. Decessi diretti, quelli contemporanei alle azioni belliche, e decessi indiretti, quelli successivi attribuibili alla distruzione delle infrastrutture sociali e sanitarie, agli esiti invalidanti sulla popolazione, all’aumento delle patologie croniche e alle malattie infettive.