fbpx Malattie respiratorie, rischio per il tumore al polmone | Page 2 | Scienza in rete

Malattie respiratorie, rischio per il tumore al polmone

Primary tabs

Read time: 2 mins

Scoperta l’associazione fra alcune patologie respiratorie e il rischio di sviluppare tumore al polmone. A parlarne sono i ricercatori dell’Agenzia per la Ricerca sul Cancro di Lione.

“Che vi fosse un legame fra l’aver avuto alcune patologie respiratorie e il rischio di tumore polmonare era già stato dimostrato da studi precedenti. La nostra attenzione si è concentrata su cinque malattie respiratorie: bronchite cronica, enfisema, tubercolosi, asma e polmonite” ha commentato Ann Olson che ha condotto la ricerca.

Sono stati analizzati i dati provenienti da sette studi clinici, condotti in Europa e in Canada, che hanno coinvolto 12.739 pazienti che avevano avuto le suddette patologie respiratorie e 14.945 controlli.

Dall’analisi dei dati raccolti è emerso come enfisema e bronchite cronica siano associati a un aumentato rischio di tumore al polmone. Altra forte correlazione è stata osservata nei pazienti che avevano avuto una polmonite nei 2 o 3 anni precedenti alla diagnosi di tumore.

Inoltre, l’avere avuto, in maniera simultanea, bronchite cronica, enfisema e polmonite aumenta in maniera significativa il rischio di incorrere in un tumore polmonare. Tale correlazione non è stata riscontrata in pazienti affetti da una sola di queste condizioni patologiche. L’associazione con il tumore polmonare non è stata riscontrata in pazienti in cui coesistevano asma e bronchite cronica o tubercolosi e bronchite cronica.

“Le differenze riscontrate potrebbero essere il risultato di differenti meccanismi eziologici” ha commentato Ann Olson. “Una migliore comprensione di tali correlazioni potrebbe orientare i medici nella scelta dei percorsi clinici e assistenziali atti a rispondere al meglio alle esigenze dei pazienti”

 “L’ipotesi che l’infiammazione  sia una potenziale base di innesco per il danno del dna  cellulare nella genesi del cancro del polmone e della gran parte delle patologie respiratorie croniche si è fatta sempre più strada negli ultimi 20 anni” commenta Katia Ferrari responsabile del Gruppo di Studio di Oncologia Toracica dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO).

“I meccanismi che influenzano tale processo dipendono da numerose variabili: di tipo genetico, di suscettibilità al fumo di sigaretta, di genere e di esposizione ambientale. Dal momento che la bronchite cronica e l’enfisema polmonare rappresentano una importante causa di morte, cercare di comprendere con gli studi clinici le variabili che conducono alla genesi del cancro polmonare in oltre il 30% di questi pazienti  è davvero di grande interesse” conclude Katia Ferrari.

 

Ufficio Stampa AIPO

Sezioni: 
Aria e salute

prossimo articolo

Lo stress psicologico nella gig economy: un nuovo agente patogeno, invisibile e strutturalmente trasmissibile

Una persona in moto con in spalla un contenitore per la consegna di cibo a domicilio

Dalla savana alla metropoli, come Homo sapiens è riuscito a trasformare lo stress da risposta adattativa ad arma di autodistruzione di massa. Le modalità lavorative legate alla gig economy, attivando sistematicamente la risposta allo stress, hanno un alto rischio di portare a un deterioramento delle condizioni di salute del singolo lavoratore, compromettendone l’efficienza e producendo come esternalità centinaia di migliaia di persone affette da patologie croniche e debilitanti. Crediti immagine: Grab su Unsplash

Gli avanzamenti scientifici dell’ultimo secolo hanno permesso di rivoluzionare il modo di vivere e di morire di Homo sapiens, secondo un’asimmetria globale tra i paesi cosiddetti “sviluppati” e il resto del mondo.