A Modena sta per nascere INPHET, una nuova rete internazionale sulla sorveglianza ambientale al servizio della sanità pubblica per migliorare la qualità dell’ambiente e la salute dei cittadini.
Il prossimo 14 e 15 maggio si terrà a Modena, presso la Sala del Consiglio Comunale un workshop con l'obiettivo di compiere il primo passo per la realizzazione di INPHET (International Network on Public-Health Environmental Tracking) una rete internaziona
LE MODALITA’
Il primo passo verso la realizzazione di INPHET è costituito dallo scambio delle conoscenze ed esperienze già maturate in materia di sorveglianza ambientale nei diversi Paesi. Questo scambio avverrà all’interno dei tre gruppi di lavoro presieduti da esperti in materia di salute pubblica ambientale, che a Modena si concentreranno su tre temi principali:
- partnership: strategie, opportunità, strumenti per lo sviluppo di una rete internazionale;
- scienza e dati: la disponibilità dei dati, indicatori, metodi e formazione;
- etica e riservatezza: quadri giuridici, i rapporti con l’industria, lo scambio di dati, la riservatezza.
L’iniziativa modenese cade a ridosso del semestre italiano di presidenza della UE e costituisce un’occasione per il Paese di affrontare da una posizione di forza le grandi questioni ambientali in una prospettiva internazionale, non limitata ai casi eclatanti (Taranto, Terra dei fuochi, Savona ecc.), ma indirizzata in modo sistematico, multidisciplinare e coerente anche ai grandi problemi strutturali quali, ad esempio, l’impatto sulla salute dell’inquinamento della Pianura Padana, uno dei luoghi più contaminati d’Europa, non ancora fatto oggetto di interventi di sanità pubblica complessivi.
«L’integrazione delle esperienze dei vari Paesi nel sistema della prevenzione potrebbe favorire il superamento dell’inerzia che spesso caratterizza questo mondo», spiega Paolo Lauriola, Responsabile del Centro Tematico Ambiente Salute di ARPA Emilia-Romagna. «La partecipazione alla rete INPHET potrebbe portare con sé un allargamento dell’orizzonte culturale e operativo non solo di chi si occupa di produrre conoscenze nell’ambito della salute ambientale, ma anche di chi deve prendere decisioni di salute pubblica andando finalmente oltre la contrapposizione tra salute, ambiente, lavoro e sviluppo».