fbpx Nuove tecnologie e valore sociale della ricerca psicologica | Page 8 | Scienza in rete

Nuove tecnologie e valore sociale della ricerca psicologica

Read time: 2 mins

Lunedì 19 settembre si terrà presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Piazzale Aldo Moro una giornata di studio sul tema “Le nuove tecnologie e il valore sociale della ricerca psicologica”.

Il Convegno vedrà numerosi interventi e confronti tra scienziati e personalità di vertice di istituzioni nazionali ed internazionali che operano in settori strategici nei servizi alla società.

Il suo principale obiettivo sarà di fare il punto sull’evoluzione e sugli impatti che le nuove tecnologie stanno esercitando sui fattori umani e sociali. Sulle nuove domande psicologiche e sociali che vengono poste allo sviluppo tecnologico. Sulle sinergie e i conflitti che possono derivare tra queste domande e l’offerta tecnologica nella sua esponenziale evoluzione. Sulla crescente interazione tra virtuale e reale e sulla necessità di comprendere e continuamente ridefinire –emotivamente, cognitivamente e socialmente- la dimensione autonoma ma pervasiva e fortemente interazionale dell’artificiale.

L’incontro prevede tre ambiti di approfondimento: l’invecchiamento, il lavoro e l’educazione.

Per ciascuno di essi è prevista una sessione con la presentazione di attività di ricerca inerenti il tema e di riflessioni su come utenza e servizi si stanno aggiornando e interagiscono e si integrano con le nuove tecnologie.

Come si ridefinisce la vecchiaia, i suoi limiti, le sue esigenze e costi alla luce delle integrazioni tecnologiche che si stanno sviluppando e che sempre più supporteranno i nostri anziani nei vari ambiti delle loro esistenza? Come si sta modificando il lavoro, sempre alla luce delle trasformazioni tecnologiche che stanno intervenendo? Con quali modalità di apprendimento e di formazione sempre più “permanente” ci troveremo a dover operare?

Sono queste alcune delle domande che la giornata proporrà e su cui si eserciteranno gli esperti e gli stakeholder indicati nel programma.

Va inoltre sottolineata l’importanza di una tavola rotonda sulla valorizzazione della ricerca: una riflessione, da diversi e a volte contrastanti punti di vista, su come la ricerca debba oggi occupare uno spazio di rispetto enormemente più rilevante di quanto effettivamente le sia concesso nel nostro Paese. Senza ricerca viene messo in discussione il senso stesso di futuro di una società. Ma la ricerca ha bisogno di piani di sviluppo, di strategie, di visioni.

Saranno presenti tra gli altri: Massimo Inguscio, presidente del CNR; Tito Boeri, presidente dell’INPS; Giorgio Alleva, presidente dell’ISTAT; Gaetano Manfredi, presidente dei rettori delle università italiane; Raffaella Rumiati, vice-presidente dell’Agenzia di valutazione dell’università e della ricerca; Andrea Lenzi, presidente del CUN; Octavi Quintana-Trias, Vice-direttore generale della Commissione Europea; Marco Rossi-Doria, maestro di strada.

L’incontro nasce dalla collaborazione tra l’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (ISTC) del CNR e l’Associazione italiana di psicologia (AIP) con la compartecipazione del Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi.

Autori: 
Sezioni: 
AllegatoDimensione
PDF icon brochure-finale-19sett.pdf609.49 KB
Indice: 

prossimo articolo

La contraccezione di emergenza e il mistero dei “criptoaborti”

Il comitato anti-aborto denominato Osservatorio permanente sull’aborto sostiene che i contraccettivi di emergenza come la pillola del giorno dopo causino "criptoaborti" e insiste su una presunta azione abortiva non riconosciuta dalla comunità scientifica, che afferma chiaramente la natura contraccettiva di questi farmaci. È un movimento, sostenuto anche dall'Associazione ProVita e Famiglia, che porta avanti una campagna più ampia contro tutti i contraccettivi ormonali.

Sono 65.703 le interruzioni volontarie di gravidanza registrate dall’ISTAT nel 2022 in Italia. Il numero è calato progressivamente dal 1978, quando è entrata in vigore la legge 194, che regolamenta l’aborto nel nostro Paese. Un comitato di ginecologi e attivisti dell’Associazione ProVita e Famiglia, però, non è d’accordo: sostiene che sono molte di più, perché aggiunge al computo 38.140 fantomatici “criptoaborti” provocati dall’assunzione dei contraccettivi ormonali di emergenza, la pillola del giorno dopo e quella dei cinque giorni dopo.