fbpx Riscaldamento globale in Europa, il potere degli alberi | Page 6 | Scienza in rete

Riscaldamento globale in Europa, il potere degli alberi

Primary tabs

Read time: 2 mins

È cosa nota che piantare nuovi alberi sia un bene per il clima. Se gli effetti sul scala globale sono difficili da stabilire e soggetti ad un certo grado di incertezza, gli studi su scala regionale sono sempre più precisi. In Europa la riforestazione può ridurre l'aumento della temperatura e della siccità entro la fine del secolo. Queste le conclusioni di uno studio pubblicato su Carbon Balance and Management.

Usando il modello climatico REMO del Max Planck Institute of Meteorology, i ricercatori hanno calcolato cosa accadrebbe nei prossimi cento anni se le aree attualmente non coperte da alberi fossero trasformate in foreste decidue. In Europa centro-settentrionale, l'aumento della temperatura diminuirebbe di circa mezzo grado e le piogge estive aumenterebbero del 10-15%. “Sappiamo che l'operazione di ricoprire di alberi una superficie così grande è irrealizzabile in pratica – spiega Borbála Gálos, ingegnere ambientale che ha guidato il progetto – ma anche un programma più modesto ha in teoria le potenzialità di ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici nel Nord Europa”.

Più contenuti gli effetti della riforestazione in Europa meridionale, a causa del diverso contenuto di umidità nel terreno. Anche qui però ci sarebbero dei benefici, benché localizzati: aree circostanti più umide e fresche, sottrazione di anidride carbonica, protezione della biodiversità e prevenzione dell'erosione di suolo.

Dato che i principali effetti del riscaldamento globale in Europa sono l'aumento della siccità e del rischio di alluvioni, i risultati di questa ricerca mettono in rilievo il ruolo importante delle foreste non solo nelle politiche di prevenzione, ma anche in quelle di adattamento ai cambiamenti climatici.

Autori: 
Sezioni: 
Dossier: 
Indice: 
Clima

prossimo articolo

Attenzione agli sponsor quando partecipate a eventi sul clima: alcune riflessioni e proposte

sponsor clima

Capita di venire invitati a eventi pubblici sul clima con sponsor controversi dal punto di vista ambientale e spesso in odore di greenwashing. Che fare in questi casi? Gli autori riflettono sui vari dilemmi che si pongono e come - senza pretesa di avere formule magiche - risolverli per preservare la propria coerenza e dare il massimo risalto ai messaggi che vogliono mandare al pubblico. Immagine tratta da United Nations Climate Action.

«Molti governi limitano o vietano la pubblicità di prodotti che danneggiano la salute umana, come il tabacco. Esorto tutti i Paesi a vietare la pubblicità delle aziende produttrici di combustibili fossili. E invito i media e le aziende tecnologiche a smettere di fare pubblicità ai combustibili fossili». Così il segretario delle Nazioni Unite António Guterres nel suo discorso alla sede newyorkese delle UN per l’ultima Giornata mondiale dell’Ambiente, occasione in cui ha definito le aziende fossili «i padrini del caos climatico», che hanno «fatto un greenwashing spudorato».