È cosa nota che piantare nuovi alberi sia un bene per il clima. Se gli effetti sul scala globale sono difficili da stabilire e soggetti ad un certo grado di incertezza, gli studi su scala regionale sono sempre più precisi. In Europa la riforestazione può ridurre l'aumento della temperatura e della siccità entro la fine del secolo. Queste le conclusioni di uno studio pubblicato su Carbon Balance and Management.
Usando il modello climatico REMO del Max Planck Institute of Meteorology, i ricercatori hanno calcolato cosa accadrebbe nei prossimi cento anni se le aree attualmente non coperte da alberi fossero trasformate in foreste decidue. In Europa centro-settentrionale, l'aumento della temperatura diminuirebbe di circa mezzo grado e le piogge estive aumenterebbero del 10-15%. “Sappiamo che l'operazione di ricoprire di alberi una superficie così grande è irrealizzabile in pratica – spiega Borbála Gálos, ingegnere ambientale che ha guidato il progetto – ma anche un programma più modesto ha in teoria le potenzialità di ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici nel Nord Europa”.
Più contenuti gli effetti della riforestazione in Europa meridionale, a causa del diverso contenuto di umidità nel terreno. Anche qui però ci sarebbero dei benefici, benché localizzati: aree circostanti più umide e fresche, sottrazione di anidride carbonica, protezione della biodiversità e prevenzione dell'erosione di suolo.
Dato che i principali effetti del riscaldamento globale in Europa sono l'aumento della siccità e del rischio di alluvioni, i risultati di questa ricerca mettono in rilievo il ruolo importante delle foreste non solo nelle politiche di prevenzione, ma anche in quelle di adattamento ai cambiamenti climatici.