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Tutti i rischi per la salute

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Ora che la notizia del riscontro di iodio radioattivo nel latte di quattro donne giapponesi ha fatto il giro del mondo, ci si continua a chiedere quale sarà l‘impatto sulla salute del terremoto e dello tsunami che si sono abbattuti sulla centrale di Fukushima. Dopo tutto il parlare, a proposito e purtroppo talvolta anche a sproposito, delle scorse settimane, il New England Journal of Medicine,  dall’alto della sua autorevolezza, porta finalmente un po’ di chiarezza. Lo fa con un approfondimento firmato da un gruppo di esperti dell’Università di Pennsylvania a Philadelphia che descrivono, prove alla mano, con l’ausilio di schemi e tabelle molto chiari, quali possono essere i rischi a breve e lungo termine  dell’esposizione alle radiazioni. Per questo raccomandano che siano messi a punto algoritmi precisi e piani di emergenza pronti da mettere in atto in questi casi, per fortuna rarissimi.

New Engl J MEd pubblicato online il 20 aprile 2011 doi: 10.1056/NEJMra1103676

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Quest’anno è stata proposta la New York Declaration on Animal Consciousness, che fa seguito alla Dichiarazione di Cambridge del 2012, secondo la quale molti animali non umani, dai mammiferi ai cefalopodi, possiedono i substrati neurologici per la senzienza e le emozioni. Una presa di posizione su basi scientifiche che sfida la visione cartesiana degli animali come macchine prive di emozioni. Ma l'idea fatica a radicarsi nel pubblico generale, che spesso rifiuta il concetto di senzienza negli animali.

«Si dichiara quanto segue: L’assenza di una neocorteccia non sembra precludere ad un organismo l’esperienza di stati affettivi. Prove convergenti indicano che animali non-umani possiedono i substrati neuroanatomici, neurochimici e neurofisiologici degli stati consci assieme alla capacità di esibire comportamenti intenzionali. Conseguentemente, il peso delle prove indica che gli umani non sono unici nel possedere i substrati che generano la coscienza.