Che all’origine dell’universo ci sia il Big Bang ha trovato molte conferme, dalla radiazione cosmica di fondo, nota da cinquant’anni e misurata con estrema precisione dal satellite europeo “Planck”. Rimane però un enigma: nel Big Bang dovrebbero essersi formate in uguale quantità materia e antimateria, mentre oggi viviamo in un universo dominato dalla materia. Le particelle di antimateria, invece, sono rarissime eccezioni. Vari esperimenti indagano su questo problema. Uno dei più spettacolari è AMS (Alpha Magnetic Spectrometer), un rivelatore di particelle installato sulla Stazione Spaziale Internazionale, dove è stato portato nel 2011 con l’ultima missione dello Shuttle "Endeavour". I dati più recenti sono per certi versi sorprendenti ma non hanno risolto il problema. Le domande restano. Che ne è stato dell’antimateria primordiale uscita dal Big Bang? Che cosa costituisce la massa invisibile dell’universo? Battiston, che ha ideato l’esperimento AMS, ci fornirà le risposte più recenti e, come direttore scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana, traccerà un quadro della nostra ricerca spaziale.Leonardo Castellani, è professore ordinario di sica teorica presso l’Università del Piemonte Orientale, dove tiene i corsi di meccanica dei quanti e computazione quantistica. Laureato all’Università di Firenze, ha conseguito il Ph.D presso l’Università di Stony Brook di New York e ha lavorato al Lauritsen Lab di Caltech e al CERN di Ginevra. La sua attività di ricerca riguarda la sica delle particelle elementari e la gravità. Con Giulia Alice Fornaro è autore del libro divulgativo “Teletrasporto. Dalla fantascienza alla realtà” edito da Springer.