Una intima relazione: suolo-mondo vivente
Cristina Menta
Dipartimento di Biologia Evolutiva e Funzionale
Università degli Studi di Parma
Il suolo è un sistema complesso che rappresenta la base su cui le
società umane si sostentano ed evolvono, è componente vitale dei cicli
ecologici, è la superficie su cui trovano sostegno ed elementi vitali le
piante, da cui si ricavano le risorse agro-alimentari necessarie per il
sostentamento delle popolazioni ed è attore diretto o coopera nel
sequestro di carbonio e nella regolazione del ciclo dell’acqua. È inoltre
una riserva importante in termini di biodiversità: oltre a sostenere gran
parte della biodiversità vegetale e animale terrestre, esso stesso ne
rappresenta una riserva grazie alla varietà di habitat e fonti alimentari in
esso presenti. È interessante osservare il fenomeno evolutivo di
convergenza adattativa in molti organismi che sono stati capaci nel
tempo di adattarsi a un ambiente estremo quale è il suolo.
La recente presa di coscienza della drammaticità, su scala mondiale, dei
fenomeni di inquinamento e degrado, di perdita di fertilità e di
biodiversità che stanno interessando numerosi suoli del mondo, sta
portando a riconoscere il suolo come risorsa non rinnovabile o, quando
possibile, rinnovabile in tempi estremamente lunghi e con costi spesso
insostenibili. Gli ultimi decenni hanno purtroppo visto il suolo
direttamente coinvolto in drammatici fenomeni di degrado come
l’erosione, la salinizzazione, la perdita di biodiversità, la contaminazione
locale e diffusa e l’urbanizzazione indiscriminata.
Solo conoscendo il suolo nella sua complessità, conservandone la
funzionalità e la qualità attraverso interventi di tutela delle sue
proprietà, e riconoscendo ad esso l’importanza che esso assume nella
qualità della vita su scala mondiale, sarà possibile intraprendere un uso
sostenibile del suolo inteso realmente come risorsa e costruire un
corretto rapporto Uomo/Suolo da lasciare alle generazioni future.