newsletter #91
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Poco più di 24 ore dopo il lancio dal Kennedy
Space Center della NASA in Florida, la navicella Crew
Dragon della società Space X si è
agganciata alla Stazione Spaziale
Internazionale (ISS). È il primo veicolo partito dagli
Stati Uniti a raggiungere la ISS dopo otto lunghi
anni. Si tratta della prima missione del Commercial Crew Program, il programma di esplorazione spaziale lanciato
dalla NASA in collaborazione con due aziende
aerospaziali statunitensi, Space X e Boeing. Per questo
primo lancio Crew
Dragon non trasportava astronauti a bordo ma, se tutto
procederà come previsto, potrebbe farlo non
più tardi di luglio. Se così non fosse,
la NASA sta valutando di comprare ancora qualche posto
a sedere sulla sonda russa Soyuz. Nell'immagine: Elon Musk, CEO di SpaceX insieme
agli austronauti della NASA Victor Glover, Doug Hurley,
Bob Behnken, Mike Hopkins e all'amministratore della
NASA Jim Bridenstine all'interno del braccio di accesso
dell'equipaggio nel complesso di lancio 39A al Kennedy
Space Center. Sullo sfondo la navicella spaziale
Crew Dragon. La foto è stata scattata il 1° marzo 2019, il giorno precedente al
lancio della missione Demo-1 del Commercial Crew
Program della NASA. Credit: NASA/Joel Kowsky. Licenza: Public
Domain.
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CRISPR
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Le tecniche di modifica del
genoma della famiglia CRISPR/Cas9 che
puntano a modificare
singole basi del DNA, i cosiddetti
base editor,
introducono un numero
consistente di
modifiche
indesiderate. Lo hanno
mostrato due
esperimenti, uno
condotto sul riso e
uno sui topi,
pubblicati
sull'ultimo numero
di Science. Nello
studio sui topi i ricercatori hanno
modificato il genoma di una cellula
all'interno di un embrione
costituito da due
cellule. Osservando l'evoluzione
dell'organismo hanno potuto
così quantificare che il numero
di mutazioni off target,
indesiderate, introdotte dal base
editor sono una su 20 milioni,
per un totale di circa 150 (il
genoma di un topo conta circa 6
miliardi di basi). Gli errori
riguardano però quasi solo le
trasformazioni della coppia CG nella
coppia TA, e non gli editor
che mutano AT in CG
[Science;
Jon Cohen]
Quali saranno le conseguenze dello scandalo
delle gemelle nate lo scorso anno il
cui genoma sarebbe stato modificato
con la tecnica di editing
CRISPR? He Jiankui, lo
scienziato cinese che ha condotto
l'esperimento e ha dato
l'annuncio lo scorso novembre,
è stato licenziato dalla sua
università e potrebbe essere
accusato di diversi reati. Nel
frattempo la comunità
scientifica si interroga: i
ricercatori che erano a conoscenza o
avevano sospetti sui piani di He
avrebbero dovuto parlare?
Perché non lo hanno fatto?
Quali saranno le conseguenze del
caso He per la ricerca sull'editing
genomico degli embrioni umani? In
quale Paese nascerà il
prossimo bebè con genoma
modificato tramite CRISPR?
[Nature; David Cyranoski]
La tecnica di editing genomico CRISPR è economica e
accessibile, ma allo stesso tempo incredibilmente
potente. È questo il punto di partenza della riflessione
della biologa britannica
Nessa Carey, che ha da poco pubblicato il suo terzo libro "Hacking the
Code of Life". Secondo Carey lo sviluppo e l'impiego di questa
tecnologia può essere governato con successo solo attraverso il
coinvolgimento del pubblico e con il suo consenso. Quanto fatto da He
Jiankui va nella direzione opposta e rischia di creare lo stesso
scetticismo che abbiamo visto contro gli OGM
[The Guardian;
Nicola Davis]
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I VENERDÌ PER IL FUTURO
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Il
15
marzo
è
stato
indetto
il
primo
sciopero
globale
per
il
clima. Sarà
il
culmine
del
movimento fridays
for
the
future,
la
serie
di
scioperi
che
ogni
venerdì
nelle
ultime
settimane
ha
portato
in
piazza
migliaia
di
studenti
in Europa
per
chiedere
ai
governi
di
intervenire
concretamente
contro
il
cambiamento
climatico. Prende
forma
così
un
movimento
generazionale:
i
giovani
rivendicano
il
loro
diritto
ad
avere
un
futuro. Ma
non
sono
soli:
in
Gran
Bretagna
molti
insegnanti
hanno
scioperato
insieme
agli
studenti.
Di
sicuro
al
loro
fianco
ci
sono
gli
scienziati,
che
a ottobre
ci hanno
avvertito:
abbiamo
solo
una
dozzina
di
anni
per
invertire
la
rotta
ed
evitare
le
conseguenze
più
catastrofiche
del
riscaldamento globale
[L'Espresso;
Giancarlo
Sturloni]
La lotta contro l'inquinamento da plastica
distoglie l'attenzione dalle vere sfide
ambientali. In uno studio pubblicato sulla
rivista Marine Policy due ricercatori britannici
sottolineano come la minaccia maggiore per gli
oceani sia rappresentata dal cambiamento
climatico e non dalla plastica. Apportare piccole modifiche alle
proprie abitudini quotidiane, come quella di
bere il caffé in tazze riutilizzabili,
non sarà sufficiente per evitare gli
effetti più devastanti del cambiamento
climatico. Non sono i consumatori che con le
loro scelte devono influenzare l'industria, ma
piuttosto sono i governi che con politiche
adeguate devono guidare un cambiamento radicale
del nostro stile di vita
[The Conversation; Rick Stafford, Peter JS Jones]
Il Green New Deal presentato dalla deputata Alexandria
Ocasio-Cortez e dal senatore Ed Markey e appoggiato da rappresentati prominenti del partito
democratico ha riacceso il dibattito sul cambiamento climatico negli
Stati Uniti. Le prospettive di una politica bipartisan per la
riduzione delle emissioni di CO2 sono svanite con le
ultime elezioni: i repubblicani eletti sono sempre più
allineati alla propaganda trumpiana che considera il
riscaldamento globale una bufala. Ma tra gli elettori sta crescendo la
preoccupazione verso la questione ambientale, come
mostra un recente sondaggio condotto dallo Yale Program on Climate
Change Communication. Il Green New Deal, definito ingenuo e
impossibile da realizzare da molti autorevoli quotidiani statunitensi, potrebbe
invece avere il supporto di una buona parte dei cittadini. Durante
l'estate il Sunrise Movement, un movimento di giovani preoccupati per
l'immobilismo del governo USA sul cambiamento climatico, darà
vita a un tour per promuovere il Green New Deal in aree chiave del
Paese, le più vulnerabili agli effetti del cambiamento
climatico e allo stesso tempo delle enclaves repubblicane
[The Guardian; Julian Brave NoiseCat]
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RICERCA E SOCIETÀ
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Nel suo ultimo
libro "The Gendered
Brain: The New
Neuroscience that
Shatters the Myth of
the female brain",
la neuroscienziata
Gina Rippon
mostra che non ci
sono prove
scientifiche della
differenza tra i
cervelli di maschi e
femmine. Rippon
fa un passo in
più e
sostiene che a far
emergere il
cosiddetto
gendered
brain sarebbe la
società con i
suoi stereotipi
sulle
capacità e
inclinazioni di
maschi e femmine a
cui i bambini
sarebbero esposti
già
nell'utero materno
quando i genitori
scoprono il sesso
del nascituro
[Nature;
Lise Eliot]
Il
nuovo
manifesto
della
diversità
umana
proposto
da
un
gruppo
di
scienziati
italiani
pubblicato
su
Nature. L'iniziativa
era
partita
lo
scorso
anno
con
l'intenzione di
raccogliere
il
testimone
del
"Manifesto
della
diversità
umana"
del
2008. L'obiettivo
è
quello
di
inserirsi
nel
dibattito
pubblico,
che
sempre
più
spesso
indulge
ad
atteggiamenti
apertamente
razzisti,
per
testimoniare
come
la
scienza
dimostri
l'uguaglianza
di
tutti
gli
esseri
umani
e
la
ricchezza
della diversità
[Nature; Giovanni
Destro Bisol,
Mariano
Pavanello,
Elena
Gagliasso,
Maria
Enrica
Danubio,
Pietro
Greco,
Alessandra
Magistrelli]
Le
università
della California
hanno interrotto il
loro contratto da 10
milioni di dollari
l'anno con l'editore
Elsevier. Dopo
mesi di negoziati
falliti per
concordare un
contratto del tipo
read and
publish il
sistema di
università
della California, il
più grande
del Paese, ha deciso
di non rinnovare il
contratto. Colpa dei
costi troppo elevati
e insostenibili
anche per un
complesso che conta
190 000
impiegati e
238 000
studenti. La
decisione
causerà non
pochi problemi ai
ricercatori e agli
studenti che non
potranno, almeno per
ora, accedere ai
contenuti delle
oltre 2 500
riviste pubblicate
da Elsevier. Le
università
della California si
uniscono così
ad altri consorzi
europei che
boicottano l'attuale
modello di business
degli editori
scientifici e
chiedono una
transizione verso
l'open access
[Vox;
Brian Resnick]
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LA
SETTIMANA
DI
SCIENZA
IN RETE
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Cronologia di
un'estinzione. Due
studi pubblicati
recentemente su
Science riaprono il
dibattito sulla
causa
dell'estinzione di
massa del
cretaceo-paleocene
ricostruendo, con
due metodi diversi,
la cronologia delle
eruzioni dei trappi
del
Deccan. Claudio
Elidoro intervista
il geologo
Alessandro Montanari
[Scienza in rete;
Claudio Elidoro]
Diventa operativo il gruppo "Diffusione della cultura chimica"
della Società
Chimica
Italiana. Nel
prossimo triennio il
gruppo si impegna a
organizzare eventi,
workshop e scuole di
formazione,
focalizzate su
tecniche e strumenti
di divulgazione e
disseminazione della
chimica rivolti a
studenti e ai
ricercatori. Particolare
attenzione
sarà dedicata
ai giovani
ricercatori per
renderli consapevoli
del loro ruolo all’interno della società
[Scienza in rete; Valentina Domenici, Sara Tortorella
]
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IN
BREVE
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È britannico il secondo adulto al mondo
a essere stato liberato dal virus dell'HIV dopo aver ricevuto
una donazione di cellule staminali del midollo osseo di un
uomo con una rara mutazione genetica che resiste all'HIV [The
Guardian]
È online il
programma della
Milano Digital Week,
sette giorni di
eventi dal 13 a 17
marzo. Il 14 marzo
il nostro direttore
Luca Carra
intervisterà
Mario Caironi,
ricercatore IIT,
sull'internet delle
piccole cose e il
futuro
dell'elettronica [Milano
Digital Week]
Si è concluso ieri l'evento centrale della Women In Data
Science Conference
organizzato
all'Università
di Stanford. Eventi
collaterali si
terranno in questi
giorni nel resto del
mondo, tra cui
Torino (5 marzo) e
Milano (6 marzo)
[WiDS]
Un gruppo di
ricercatori del
Georgia Institute of
Technology ha
trovato che i
più avanzati
sistemi di
riconoscimento delle
immagini, impiegati
nelle auto a guida
autonoma, sono meno
accurati nel
riconoscere pedoni
con toni di pelle
più scura
[MIT Technology Review]
Hanno tempo fino al 18 marzo i cittadini francesi che vogliono
partecipare al
Grand
débat
proposto da Emmanuel
Macron per far
fronte alla protesta
dei gilet
gialli. Finora sono
state depositate 250 000 risposte per
un totale di 68
milioni di parole
che dovranno essere
analizzate a tempo
di record: solo 13
giorni. Per farlo il
collettivo dei
cinque garanti del
dibattito si
affiderà a un
algoritmo di analisi
semantica della
società Qwan,
ma sono numerosi i
dubbi sulla
correttezza di
questo approccio e
diversi gruppi di
ricercatori stanno
organizzando analisi
alternative
[Le Monde]
Anche se finora
i medici (studenti e
specializzandi) che
sono stati bloccati
dal travel
ban di Trump
sono pochi, gli
Stati Uniti
dipendono, e
dipenderanno sempre
di più, dai
medici provenienti
da altri
Paesi. Occorre
dunque riflettere
sulle implicazioni a
lungo termine di
questo tipo di
politiche migratorie
[JAMA]
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