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Piccole vittime crescono

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Sarà pure più leggera della forma stagionale, come si continua a ripetere in Italia, ma i numeri della nuova influenza che vengono da oltre oceano sono tutt'altro che rassicuranti: Anne Schuchat, direttrice del  National Center for Immunization and Respiratory Diseases dei CDC di Atlanta ha dichiarato che tra settembre e i primi giorni di ottobre, negli Stati Uniti, sono deceduti a causa dell'influenza H1N1 43 bambini e ragazzi, mentre nel corso di un'intera stagione invernale, sulla base dei dati degli ultimi tre anni, ne soccombono una cifra variabile da 46 a 88. Le piccole vittime statunitensi, dall'inizio della pandemia, sono state 86, 11 nell'ultima settimana. Gli esperti sono inoltre sorpresi del fatto che la metà dei decessi registrati tra i più giovani dalla fine di agosto non si è verificata tra i più piccoli, teoricamente più indifesi, ma tra gli adolescenti.

CDC weekly report

 

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Influenza

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UNICEF: la povertà alimentare colpisce un bambino su quattro

Sono 181 milioni i bambini sotto i 5 anni che vivono in condizioni di grave povertà alimentare: è quanto  emerge dal nuovo rapporto Child Food Poverty: Nutrition Deprivation in Early Childhood dell'UNICEF, che ha  introdotto il concetto di povertà alimentare infantile per evidenziare la mancanza di accesso a una dieta nutriente.

Bambini, fame, denutrizione, sono tre parole che non vorremmo mai più sentire nella stessa frase, non nel 2024, e invece oggi nel mondo un bambino su quattro (181 milioni di bambini sotto i 5 anni) vive in condizioni di grave povertà alimentare nella prima infanzia. Vale a dire bambini che sopravvivono con uno o due gruppi di alimenti al giorno e alcune volte anche meno.