Sarà pure più leggera della forma stagionale, come si continua a ripetere in Italia, ma i numeri della nuova influenza che vengono da oltre oceano sono tutt'altro che rassicuranti: Anne Schuchat, direttrice del National Center for Immunization and Respiratory Diseases dei CDC di Atlanta ha dichiarato che tra settembre e i primi giorni di ottobre, negli Stati Uniti, sono deceduti a causa dell'influenza H1N1 43 bambini e ragazzi, mentre nel corso di un'intera stagione invernale, sulla base dei dati degli ultimi tre anni, ne soccombono una cifra variabile da 46 a 88. Le piccole vittime statunitensi, dall'inizio della pandemia, sono state 86, 11 nell'ultima settimana. Gli esperti sono inoltre sorpresi del fatto che la metà dei decessi registrati tra i più giovani dalla fine di agosto non si è verificata tra i più piccoli, teoricamente più indifesi, ma tra gli adolescenti.
Piccole vittime crescono
Autori:
Sezioni:
Influenza
Titolo:
Materiali correlati:
prossimo articolo
Selvatici o domestici? Il confine tra cattività e domesticazione
Nonostante la crescente popolarità di animali esotici come pet, la loro diffusione come animali d’affezione non equivale né contribuisce alla domesticazione. Quest’ultima richiede processi genetici complessi, che avvengono nel corso di migliaia di anni, e influenzano comportamento, fisiologia e riproduzione.