fbpx Mondo Sapiens: Economia della conoscenza e sostenibilità | Page 3 | Scienza in rete

Mondo Sapiens: Economia della conoscenza e sostenibilità

Read time: 2 mins

29 maggio 2014

Ore 10:00 - 17:30

 

Università degli Studi di Milano-Bicocca

Aula de Lillo (Edificio U7, 2° piano)

 

In che direzione stiamo andando? Da che parte dobbiamo guardare per uscire dalla crisi?

Siamo protagonisti della terza grande rivoluzione nella storia dell’economia umana, la società della conoscenza, dove i saperi sono alla base dello sviluppo della cultura. Secondo l’Unione Europea, per entrare a pieno titolo dentro questa classificazione l’Italia dovrà avere, entro il 2020, una media di giovani laureati del 40%. Oggi è al 22,4 % e, sebbene il 14% del PIL mondiale si fondi proprio sulla conoscenza, il Bel Paese non sembra vederla come una priorità.

Di cultura si parla, ma non abbastanza.

Vogliamo un Paese che si risolleva, puntando su un’economia sostenibile e su un Mondo sapiens - efficiente perché possiede conoscenza e spirito critico - oppure vogliamo continuare a investire sempre meno in ricerca e istruzione, con un PIL che si fonda solo sui beni materiali? 

Di questi e altri temi si discuterà nel convegno organizzato dal MaCSIS (www.macsis.unimib.it), Master in Comunicazione della Scienza e dell’Innovazione Sostenibile, giovedì 29 maggio 2014, con alcuni tra i maggiori esperti del settore.

Uno scrittore, Bruno Arpaia, un giornalista, Pietro Greco, e un sociologo, Andrea Cerroni, si confronteranno in un dibattito aperto nella prima parte della mattinata. 

Seguiranno gli interventi di Fabrizio Tonello dell’Università degli studi di Padova e di Davide Bennato dell’Università degli studi di Catania su temi sociali; di ambiente con Daniela Palma dell’ENEA (Agenzia Nazionale delle nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico e sostenibile) e Mario Salomone dell’Università degli studi di Bergamo; di argomenti economici con Fabio Renzi di Symbola. Seguirà un dibattito con il pubblico presente. 

La partecipazione è gratuita e libera: un’occasione per approfondire il tema dell’economia della conoscenza sia per gli addetti ai lavori sia per chiunque è interessato al presente e al futuro della nostra società.

Su Colpo di Scienza (www.colpodiscienza.it), web magazine del Master MaCSIS, e su Scienza in Rete (www.scienzainrete.it), web journal del Gruppo 2003 per la ricerca, saranno pubblicati approfondimenti e contenuti multimediali legati alla giornata.

Per informazioni: [email protected].

Autori: 
Sezioni: 
Eventi

prossimo articolo

Di latticini, biotecnologie e latte sintetico

La produzione di formaggio è tradizionalmente legata all’allevamento bovino, ma l’uso di batteri geneticamente modificati per produrre caglio ha ridotto in modo significativo la necessità di sacrificare vitelli. Le mucche, però, devono comunque essere ingravidate per la produzione di latte, con conseguente nascita dei vitelli: come si può ovviare? Una risposta è il latte "sintetico" (non propriamente coltivato), che, al di là dei vantaggi etici, ha anche un minor costo ambientale.

Per fare il formaggio ci vuole il latte (e il caglio). Per fare sia il latte che il caglio servono le vacche (e i vitelli). Cioè ci vuole una vitella di razza lattifera, allevata fino a raggiungere l’età riproduttiva, inseminata artificialmente appena possibile con il seme di un toro selezionato e successivamente “forzata”, cioè con periodi brevissimi tra una gravidanza e la successiva e tra una lattazione e l’altra, in modo da produrre più latte possibile per il maggior tempo possibile nell’arco dell’anno.