fbpx CRS4 e Università di Cagliari insieme per le Smart Grid | Scienza in rete

CRS4 e Università di Cagliari insieme per le Smart Grid

Read time: 3 mins

E’ stato approvato nei giorni scorsi il progetto europeo "NETFFICIENT: Energy and economic efficiency for today’s smart communities through integrated multi storage technologies", che coinvolge il Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università di Cagliari e il CRS4, per un importo complessivo di 11 milioni di euro e un totale di 13 partner europei. Ne ha dato notizia questa mattina Alfonso Damiano, professore associato del Dipartimento nell’illustrare lo stato del sistema energetico elettrico in Sardegna e le attività di ricerca nel settore, durante il convegno “Il ruolo della ricerca in campo energetico”, in corso al Parco tecnologico di Pula (Ca).

Il progetto è destinato a trasformare in quattro anni la rete di distribuzione elettrica dell’isola di Borkum, in Germania (nel mare del Nord), in una “Smart Grid” (una rete intelligente) attraverso lo sviluppo e l’implementazione di nuovi modelli di gestione sia dell’infrastruttura elettrica sia dei relativi benefici economici, con l’obiettivo di rendere questo tipo di investimento redditizio e replicabile nei diversi Stati europei. Per far ciò si ricorrerà all’utilizzo delle tecnologie di accumulo distribuito (batterie speciali, volani, recupero di batterie delle auto elettriche), dal livello domestico al livello di rete di distribuzione. Il risultato sarà un sistema elettrico che consentirà a livello locale un uso razionale dell’energia sia consumata sia prodotta da fonti energetiche rinnovabili. Prevista nel progetto la promozione del concetto di “comunità intelligente” e l’introduzione di nuovi modelli di business e proposte di modifiche nelle norme di regolamentazione del sistema elettrico. Le attività di sperimentazione si svolgeranno in diverse sedi distribuite in tutta Europa. “Il CRS4 e l’Università di Cagliari - spiega Damiano - si occuperanno di una delle parti più delicate del progetto: lo sviluppo del sistema di gestione dell’accumulo elettrico per ottimizzare l’utilizzo nei consumi locali della produzione di energia da fonti rinnovabili”.

“Inoltre - aggiunge Luca Massidda, ricercatore del CRS4 - verranno sviluppati nuovi sistemi per la previsione di produzione e consumo elettrico destinati a consentire ai gestori di reti di distribuzione locali di partecipare attivamente al mercato dell’energia”.

Soddisfazione è stata espressa da Luigi Raffo, delegato del Rettore per la promozione e sviluppo della partecipazione dell’Ateneo ai Programmi Europei di Ricerca: “Si tratta del nostro terzo progetto approvato nell'ultimo trimestre per il nuovo programma quadro Horizon2020, ed è un significativo successo centrato stavolta su una tematica per noi non ancora oggetto di finanziamento europeo. Dimostra quindi che, in Ateneo, sono sempre di più coloro che guardano con interesse all’Europa sia come opportunità di allargare e consolidare la propria rete di collaborazioni sia come fonte di finanziamento della ricerca. Interesse che evidentemente vede premiati capacità ed impegno".

Luigi Filippini, Presidente del CRS4, nel rimarcare il ruolo del Centro di ricerca regionale nello studio e nello sviluppo di soluzioni innovative applicate a problematiche sociali e industriali afferma: “la partecipazione del CRS4 a questo progetto rafforza la nostra collaborazione con l’Università di Cagliari e le imprese locali e internazionali, anche nel settore energetico”.

Ufficio Stampa CRS4

Sezioni: 
Innovazione

prossimo articolo

Il soffocamento delle università e l’impoverimento del Paese continuano

laboratorio tagliato in due

Le riduzioni nel Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) limitano gli investimenti essenziali per università e ricerca di base: è una situazione che rischia di spingere i giovani ricercatori a cercare opportunità all'estero, penalizzando ulteriormente il sistema accademico e la competitività scientifica del paese.

In queste settimane, sul tema del finanziamento delle università e della ricerca, assistiamo a un rimpallo di numeri nei comunicati della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) e del MUR (Ministero della Università e della Ricerca). Vorremmo provare a fare chiarezza sui numeri e aggiungere alcune considerazioni sugli effetti che la riduzione potrà avere sui nostri atenei ma anche sul paese in generale.