fbpx Parte la sfida Challenge GPU4EO | Page 42 | Scienza in rete

Parte la sfida Challenge GPU4EO

Read time: 2 mins

Planetek Italia s.r.l. lancia la sfida “Challenge GPU4EO” nell’ambito del progetto “RIESCO- Ricerca ImprESa COnoscenza: l'innovazione dal laboratorio all'impresa in Puglia”, che vede coinvolti CNR, ENEA, INFN, con la partecipazione di Confindustria Puglia.

Challenge GPU4EO 2015 è una sfida tra ricercatori finalizzata ad ottimizzare le performances di un software di elaborazione di immagini telerilevate sfruttando le capacità elaborative delle Graphics Processing Unit (GPU), ampiamente utilizzate nei cellulari, nei computer e nelle workstations. I partecipanti avranno l’opportunità di modificare uno o più processi della catena elaborativa e di rivedere gli algoritmi specifici al fine di implementare le potenzialità della piattaforma GPU. Promuovendo l’integrazione di competenze trasversali, l’iniziativa mira a ridurre i tempi complessivi di elaborazione delle immagini e a favorire un contesto favorevole alla sinergia tra il mondo della ricerca e le imprese.

Possono partecipare al Challenge team afferenti ad enti di ricerca o team di studenti e/o professionisti che vogliono misurarsi con la sfida lanciata. Per i vincitori sono messi in palio complessivamente € 5.000 oltre ad altri riconoscimenti. Sono partner dell’iniziativa GAP s.r.l. per il supporto nell’utilizzo del software da implementare, INFN e il Dipartimento di Fisica dell’Università di Bari, che hanno messo a disposizione la piattaforma di riferimento nel datacenter ReCas.

Per partecipare al Challenge è necessario effettuare l’iscrizione attraverso il sito www.planetek.it/gpu4eo, nel periodo compreso tra il 1 aprile e il 2 Giugno 2015. Eventuali richieste di chiarimenti o supporto potranno essere inviate via e-mail all’indirizzo [email protected]. Entro il 15 giugno, i partecipanti devono inviare il report delle attività all’indirizzo [email protected]. Con la chiusura delle attività sarà inibito l’accesso alla piattaforma di riferimento.

La premiazione è prevista per il 25 giugno 2015.

Autori: 
Sezioni: 

prossimo articolo

La salute di giovani transgender in mani transfobiche?

A metà maggio il ministro della Salute e la ministra della Famiglia, natalità e pari opportunità hanno firmato un decreto che istituisce un tavolo congiunto sulla disforia di genere i cui 29 membri dovranno effettuare «una ricognizione delle modalità di trattamento». Un paio di giorni dopo la ministra ha esplicitato che per lei l’identità sessuale deve rimanere binaria, come vuole la biologia, dimostrando di ignorare quello che la biologia riconosce da tempo: un ampio spettro di identità di genere. Abbastanza per temere che l’approccio di lavoro di questo tavolo possa essere guidato più dall’ideologia che dalla ricerca scientifica.

Crediti: Foto di Katie Rainbow/Unsplash

Suona davvero un po’ beffardo. Solo pochi giorni fa il ministro della Salute Orazio Schillaci e la ministra della Famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella hanno firmato un decreto che istituisce un tavolo tecnico di approfondimento sulla disforia di genere «per una ricognizione delle modalità di trattamento di tale condizione nel territorio nazionale».