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Pessimisti per scienza

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Roberta Villa

Le previsioni sul riscaldamento globale sono state finora troppo ottimistiche. Lo ha dichiarato Chris Field, dell'Intergovernmental Panel on Climate Change, premio Nobel 2007 insieme con Al Gore. Il riscaldamento stesso infatti può innescare un circolo vizioso favorendo a sua volta la liberazione di anidride carbonica nell'atmosfera. Prima di tutto a partire dai grandi incendi che si potrebbero verificare per autocombustione nelle foreste tropicali, sommandosi ai danni della deforestazione. Il cambiamento nei venti sull'oceano che circonda l'Antartide potrebbero inoltre far risalire in superficie l'acqua più ricca di CO2 che si trova sul fondo, rilasciandola a contatto con l'atmosfera. Ma l'effetto più clamoroso potrebbe venire dallo scioglimento del permafrost della tundra artica, con la decomposizione del materiale organico intrappolato lì sotto da decine di migliaia di anni. Un serbatoio che si calcola conterrebbe fino a 1.000 miliardi di tonnellate di carbonio.

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UNICEF: la povertà alimentare colpisce un bambino su quattro

Sono 181 milioni i bambini sotto i 5 anni che vivono in condizioni di grave povertà alimentare: è quanto  emerge dal nuovo rapporto Child Food Poverty: Nutrition Deprivation in Early Childhood dell'UNICEF, che ha  introdotto il concetto di povertà alimentare infantile per evidenziare la mancanza di accesso a una dieta nutriente.

Bambini, fame, denutrizione, sono tre parole che non vorremmo mai più sentire nella stessa frase, non nel 2024, e invece oggi nel mondo un bambino su quattro (181 milioni di bambini sotto i 5 anni) vive in condizioni di grave povertà alimentare nella prima infanzia. Vale a dire bambini che sopravvivono con uno o due gruppi di alimenti al giorno e alcune volte anche meno.