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Pessimisti per scienza

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Le previsioni sul riscaldamento globale sono state finora troppo ottimistiche. Lo ha dichiarato Chris Field, dell'Intergovernmental Panel on Climate Change, premio Nobel 2007 insieme con Al Gore. Il riscaldamento stesso infatti può innescare un circolo vizioso favorendo a sua volta la liberazione di anidride carbonica nell'atmosfera. Prima di tutto a partire dai grandi incendi che si potrebbero verificare per autocombustione nelle foreste tropicali, sommandosi ai danni della deforestazione. Il cambiamento nei venti sull'oceano che circonda l'Antartide potrebbero inoltre far risalire in superficie l'acqua più ricca di CO2 che si trova sul fondo, rilasciandola a contatto con l'atmosfera. Ma l'effetto più clamoroso potrebbe venire dallo scioglimento del permafrost della tundra artica, con la decomposizione del materiale organico intrappolato lì sotto da decine di migliaia di anni. Un serbatoio che si calcola conterrebbe fino a 1.000 miliardi di tonnellate di carbonio.

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Ringrazio Alessandria e colleghi per i loro commenti. Ovviamente, Scienza in rete non è una rivista di epidemiologia; la sintesi editoriale voleva evidenziare la difficoltà incontrata nel seguire la storia di questo dataset e naturalmente ben vengano integrazioni e arricchimento di informazioni. Francamente però trovo che la lamentela ormai abituale sulla mancanza di spazio nei media sia ripetitiva e piuttosto noiosa.