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Osservati nuclei di antielio

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A quarant'anni di distanza dalla prima osservazione di antielio-3 effettuata in Russia, un esperimento al Brookhaven National Laboratory ha permesso di creare e osservare 18 nuclei di antielio-4.

Per raggiungere questo storico obiettivo i fisici della collaborazione STAR (Solenoidal Tracker At RHIC) hanno dispiegato tutta la potenza del Relativistic Heavy Ion Collider (RHIC) di Brookhaven per fare scontrare tra loro un miliardo di nuclei di oro a energie di 200 GeV. Tra la miriade di particelle generate dall'impatto, una accozzaglia di quark e antiquark chiamata quark gluon plasma, è stato possibile riconoscere la presenza di antiparticelle alfa, cioè nuclei di antielio-4, costituite da due antiprotoni e due antineutroni.

Al di là dell'importanza storica dell'evento, quello che più interessa i teorici è che la distribuzione osservata è in linea con le previsioni termodinamiche. Appare dunque ben definito qual è il confine il cui superamento ci potrebbe indicare, grazie a osservazioni cosmiche, eventuali distribuzioni di antimateria nell'universo.

Abbiamo, insomma, qualche indizio in più per vedere se il dominio della materia sull'antimateria che osserviamo nel nostro angolo di universo è una sorta di anomalia locale oppure no.

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