Il presidente dell'INFN Roberto Petronzio conferma: nell'ambito dell'esperimento OPera, condotto nei laboratori del Gran Sasso, gli scienziati hanno osservato neutrini più veloci della luce. «Come molte altre volte nella storia della scienza», ha spiegato Petronzio «si è arrivati a un'osservazione sorprendente partendo da un esperimento che cercava tutt'altro. Le evidenze statistiche raggiunte dall'esperimento CERN-Gran Sasso lo hanno spinto a pubblicare, diventa ora essenziale ripeterlo in altre condizioni. Del resto, al Gran Sasso abbiamo un'altra situazione analoga. L'esperimento DAMA sulla materia oscura, ad esempio, ha una evidenza statistica positiva schiacciante, e a questo punto si attendono nuove conferme statistiche indipendenti».
INFN conferma: più veloci della luce
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Il caso Neuralink: scienza, etica e le ricadute sociali delle neurotecnologie
Elon Musk ha annunciato il 29 gennaio l'impianto del dispositivo Telepathy N1 di Neuralink in un paziente quadriplegico, promettendo controllo di computer tramite pensiero. Risvegliando entusiasmo e dibattiti etici, mostra progressi come il movimento del cursore e piani futuri per la vista. Neuralink sfida i limiti umanità-tecnologia, ma solleva questioni etiche profonde.
Immagine: Neuralink Electrode Insertion Demo, di Steve Jurvetson (CC BY 4.0 Deed).
Il 29 gennaio 2024, un post su X di Elon Musk ha suscitato l’attenzione globale dei media per l’impianto da parte dell’azienda Neuralink di un dispositivo elettronico, chiamato Telepathy N1, nel cervello di un individuo disabile. L’apparecchio promette di mettere in comunicazione diretta con un computer il paziente, affinché quest’ultimo possa muoversi e operare nell’ambiente superando i limiti impostigli dalla patologia (una quadriplegia che gli blocca tutti gli arti).