Per la prima volta è stata dimostarata la presenza di microRNA esogeni di origine vegetale nel siero e nei tessuti di animali. I miRNA erano stai introdotti negli individui analizzati attraverso l’alimentazione. Questi risultati sorprendenti sono stati pubblicati su Cell Research all’inizio dell’anno.
I miRNA, classe di RNA non codificanti lunghi 19-24 nucleotidi derivati da un precursore a forcina, mediano il silenziamento post-trascrizionale di circa il 30% dei geni nei mammiferi, legandosi alla porzione complementare del gene bersaglio.
E’ stato ampliamente dimostrato che questa classe di RNA è in grado di modulare importanti processi biologici, come la differenziazione, l’apoptosi, la proliferazione, la risposta immunitaria e il mantenimento dell’identità cellulare e dei tessuti. Inoltre un’alterata regolazione dei miRNA è stata associata al cancro e ad altre malattie. Recentemente è stata osservata la presenza di miRNA, principalmente veicolati attraverso microvescicole (MV), nel siero e nel plasma dell’uomo e dei mammiferi.
I ricercatori cinesi, guidati da Chen-Yu Zhang, dell’Università di Nanjing, si sono interessati a MIR168a, microRNA presente in riso e risultato particolarmente abbondante nel siero degli uomini cinesi analizzati.
Gli studi funzionali in vitro e in vivo condotti hanno dimostrato che MIR168a può legarsi nell’uomo e in topo all’mRNA che codifica per la proteina LDLRAP1 (low-density lipoprotein receptor adapter protein1) inibendone l’espressione nel fegato e determinando un aumento nel tempo della concentrazione di LDL-cholesterol nel sangue di topo.
Questi dati indicano che microRNA esogeni di pianta presenti nel cibo, sono in grado di regolare l’espressione di geni bersaglio nei mammiferi.
microRNA da piante a mammiferi
Autori:
di Anna Giulini
Sezioni:
Biologia
prossimo articolo
Incontro CRUI sui rischi del ridimensionamento dell’università e della ricerca e lettera ai parlamentari
Circa 200 rappresentanti delle Società Scientifiche e del mondo universitario si sono incontrati lunedì 25 novembre nella sede della CRUI (Conferenza dei Rettori delle università italiane) per discutere il documento “I rischi di ridimensionamento dell’università e della ricerca” e chiedere al Governo di fermare i tagli avviati con la legge di bilancio 2025.