fbpx H1N1 cova a lungo nei suini | Page 8 | Scienza in rete

H1N1 cova a lungo nei suini

Read time: 1 min

Uno studio realizzato dai CDC di Atlanta e dall'OMS ha seguito le tracce molecolari del virus H1N1 in pazienti umani e serbatoi suini in tutti continenti trovando la sua presenza sia nei suini nordamericani sia in quelli euroasiatici. Tutto lascia pensare che il virus sia stato trasmesso da maiali yankee a quelli asiatici, anche a causa di insufficienti controlli sulle esportazioni di questi animali. Sono anni, quindi, che il virus circola globalmente negli allevamenti di suini; il passaggio all'uomo deve essere avvenuto probabilmente in un singolo evento e questo spiegherebbe la bassa diversità genetica attuale del virus. Intanto l'OMS sta riscrivendo le regole di allarme pandemico, per evitare che un sistema di warning possa indure un panico ingiustificato, come è avvenuto nella presunta pandemia del 2007.

Antigenic and Genetic Characteristics of Swine-Origin 2009 A(H1N1) Influenza Viruses Circulating in Humans, Science DOI: 10.1126/science.1176225

The Path of a Pandemic, di Laurie Garrett, Newsweek, 18 maggio 2009

WHO to rewrite its pandemic rules, New York Times, 23 maggio 2009

Tutti i colori dell'influenza

La rete tallona i virus

H1N1: come cambia e cambierà

Dati che si diffondo veloci come i virus

I tre allarmi dell'H1N1 suino

 

Autori: 
Sezioni: 
Influenza
Materiali correlati: 

prossimo articolo

Il taglio alle università, una doccia fredda sul Piano del rilancio della nostra ricerca pubblica

taglio fondi universita

Il Fondo di finanziamento ordinario delle università italiane per il 2024 subirà un taglio di circa mezzo miliardo di euro: il provvedimento potrebbe mettere a rischio la crescita e la sopravvivenza delle università statali italiane, nonostante il progresso registrato tra il 2019 e il 2023. Il Piano Amaldi-Maiani propone di integrare i fondi del PNRR con 6,4 miliardi di euro aggiuntivi dal 2024 al 2027 per mantenere gli investimenti nella ricerca pubblica al livello attuale, pari a circa lo 0,7% del PIL. Senza queste risorse aggiuntive, terminato il PNRR, molti ricercatori si troverebbero senza lavoro e costretti come molti loro colleghi a prendere la via dell’emigrazione.

Immagine di copertina creata con DALL-E

Brutte notizie per le università italiane, che si vedono tagliare per decreto il Fondo di finanziamento ordinario 2024 (FFO), un taglio che secondo la Conferenza dei rettori ammonta a circa mezzo miliardo di euro. «Il provvedimento – spiega il documento dei rettori – presenta notevoli elementi di criticità che, se confermati, rischiano non solo di arrestare l'evoluzione virtuosa del sistema universitario nazionale ma anche di mettere a rischio la sopravvivenza stessa dell'università statale italiana».