fbpx Lo zampino geologico | Page 4 | Scienza in rete

Lo zampino geologico

Read time: 2 mins

L'incredibile esplosione di forme di vita del Cambriano potrebbe essere stata una diretta conseguenza dei processi geologici che sono all'origine della cosiddetta Grande Discontinuità.

A suggerirlo in un articolo di Nature sono Shanan Peters (University of Wisconsin-Madison) e Robert Gaines (Pomona College). Secondo i due ricercatori il drastico cambiamento avvenuto nel Cambriano e testimoniato geologicamente dalla netta separazione, nota come Great Unconformity, tra l'antico basamento roccioso e la nuova stratificazione di natura sedimentaria avrebbe avuto una pesante ricaduta sulla composizione chimica degli oceani obbligando gli organismi esistenti a evolvere rapidamente.

Questi cambiamenti nella chimica marina, testimoniati dai dati geologici, sfociarono in una notevole disponibilità di ioni di calcio, potassio, ferro e silicio con i quali dovettero fare i conti gli organismi viventi che allora popolavano il pianeta. La nuova sfida venne prontamente raccolta: i dati fossili confermano che i tre più importanti biominerali (fosfato e carbonato di calcio e biossido di silicio) fecero la loro apparizione quasi simultanea proprio in quell'epoca. Sappiamo inoltre che tutti i moderni tipi zoologici del regno Animale fecero la loro comparsa proprio nel Cambriano quando, in un arco temporale di appena 10 milioni di anni (non a caso si parla di “esplosione cambriana”), la fauna improvvisamente si diversificò.

L'idea suggerita da Peters e Gaines è quella di uno stretto legame tra gli eventi geologici e quelli biologici: sarebbe la formazione della Grande Discontinuità, insomma, ad aver innescato l'esplosione del Cambriano.

University of Wisconsin-Madison

Autori: 
Evoluzione

prossimo articolo

Perché ridiamo: capire la risata tra neuroscienze ed etologia

leone marino che si rotola

La risata ha origini antiche e un ruolo complesso, che il neuroscienziato Fausto Caruana e l’etologa Elisabetta Palagi esplorano, tra studi ed esperimenti, nel loro saggio Perché ridiamo. Alle origini del cervello sociale. Per formulare una teoria che, facendo chiarezza sugli errori di partenza dei tentativi passati di spiegare il riso, lo vede al centro della socialità, nostra e di altre specie

Ridere è un comportamento che mettiamo in atto ogni giorno, siano risate “di pancia” o sorrisi più o meno lievi. È anche un comportamento che ne ha attirato, di interesse: da parte di psicologi, linguisti, filosofi, antropologi, tutti a interrogarsi sul ruolo e sulle origini della risata. Ma, avvertono il neuroscienziato Fausto Caruana e l’etologa Elisabetta Palagi fin dalle prime pagine del loro libro, Perché ridiamo. Alle origini del cervello sociale (il Mulino, 2024):