fbpx Donne e ricerca | Page 8 | Scienza in rete

Donne e ricerca

Read time: 2 mins

Dal momento in cui conseguono il PhD (il 45% sono donne) in avanti, le donne tendono ad abbandonare la carriera di ricercatore universitario a vari livelli e per svariate ragioni. Solo il 13% dei responsabili delle istituzioni dell'educazione superiore in Europa sono donne.

Finalmente le università della LERU se ne accorgono e descrivono il fenomeno come una grossa perdita per le università che perseguono l'eccellenza della ricerca e la creazione di nuovi saperi.

Come stimolo al cambiamento scrivono un documento in cui identificano le aree dove è possibile promuovere azioni all'interno del mondo accademico e condividere le best practice innovative in corso nelle università che aderiscono alla LERU per avvicinare le donne alla ricerca e sostenerle nel corso della loro carriera.

In pratica le LERU s’impegnano a intraprendere azioni destinate a:

  • promuovere la differenza di genere nelle posizioni di leadership del corpo accademico, in conformità con le singole normative istituzionali, nazionali e con altri quadri regolamentari e in collaborazione con le università della LERU;
  • sviluppare o attuare strategie volte all'eguaglianza di genere e/o piani di azione, in modo da condividerli e monitorare in maniera congiunta il loro sviluppo e attuazione;impegnarsi con chi definisce le politiche europee, con i finanziatori e altri attori, a promuovere la causa dell'uguaglianza di genere all'interno delle università.

In che modo le università possono concentrare le loro azioni al fine di ottenere un cambio strutturale?

  • rendendo manifesta la loro leadership, visione e strategia: impegnandosi a promuovere l'eguaglianza di genere sia a livello apicale che ai vari livelli dell'intera istituzione.

  • sviluppando o attuando una strategia di genere (o piano di azione), con il supporto di tutte le divisioni e a tutti i livelli all'interno dell'università, che può essere integrata in una più ampia strategia di pari opportunità e gestita a livello professionale, per esempio attraverso una struttura dedicata, come l'Ufficio per la Parità di Genere.

  • puntando ad assicurare fondi sufficienti per tutte le attività che favoriscono l'eguaglianza di genere. Le strutture finanziate dovrebbero incentivare la progettazione di piani a lungo termine per le azioni tese a favorire l'uguaglianza di genere in modo da poter ottenere un cambio a livello strutturale.

  • prestando attenzione alla trasparenza, all'affidabilità e ad azioni di verifica in modo da garantire l'attuazione e miglioramento delle azioni laddove necessario.

  • promuovendo e sostenendo un'attenzione al genere nella progettazione e attuazione dei processi di ricerca, tenendo in considerazione le specificità dei singoli campi di ricerca. 


    Fonte: unimi.it

Autori: 
Sezioni: 
Università

prossimo articolo

Una firma contro l’astrologia fuori luogo

Le mani di una donna sospese sopra una sfera di cristallo

Gli organizzatori di un incontro ufficiale della LILT, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, tenuto a Roma nella sede del ministero della Salute, hanno invitato come relatore l’astrologo Jupiter (al secolo Rino Liuzzi di Conversano), che ha parlato dell'influsso di astri e pianeti. Molti giornalisti hanno lasciato la sala. L’associazione Luca Coscioni si è rivolta al ministro Schillaci con una lettera aperta, per chiedere che al centro della salute pubblica ci sia la scienza, mentre l’astrologia sia esclusa dai contesti istituzionali.
(Immagine realizzata con ChatGPT)

Chissà perché. Chissà che cosa ha spinto gli organizzatori di un incontro ufficiale della LILT, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, tenuto a Roma nella sede del ministero della Salute a invitare a parlare l’astrologo Jupiter (al secolo Rino Liuzzi di Conversano).