fbpx Genetica per studenti del 21esimo sec | Page 5 | Scienza in rete

Genetica per studenti del 21esimo sec

Read time: 2 mins

Un interessante articolo di Rosemary J.Redfield, professoressa di genetica del Dipartimento di Zoologia dell’Università canadese British Columbia, è stato pubblicato su Plos Biology a luglio. Il testo propone un nuovo modo d’insegnare la genetica di base, più adatto agli studenti del 21esimo secolo.

Come mai gli studenti che seguono il corso di genetica di base non migliorano la loro capacità di pensare in modo scientifico e continuano a non capire molto di genetica? Sono più stupidi, generazione di svogliati? No, afferma Rosemary, siamo noi professori a sbagliare insegnando una materia che gli studenti non utilizzeranno mai.  Il ruolo della genetica è cambiato ai giorni d’oggi, i geni sono un po’ dappertutto con forti implicazioni nella vita pubblica e personale. Dobbiamo quindi sperimentare un modo nuovo di insegnare la genetica staccandoci dalla vecchia struttura dei libri di testo e arricchendo il corso di tematiche attuali: gli animali clonati sono etici? I cibi OGM fanno male? Che differenza c’è fra le diverse razze?

Alla fine dell’articolo è possibile continuare la discussione descrivendo la propria esperienza personale e offrendo nuovi suggerimenti “cliccando” su “Comments”.                                                          

Autori: 
Sezioni: 
Indice: 
Educazione

prossimo articolo

La corretta informazione medica e l’inganno dell’omeopatia

una mano femminile che regge un bicchiere di acqua

È ben documentato come i prodotti omeopatici non abbiano efficacia superiore al placebo, ma l’industria omeopatica continua a prosperare, sfruttando la mancanza di conoscenze scientifiche del pubblico, una regolamentazione spesso insufficiente e un'informazione a volte ingannevole. Per evitare che molte persone ne paghino il prezzo (sanitario ma anche economico, perché sosteniamo le detrazioni Irpef di prodotti omeopatici) servono una più corretta informazione da parte dei mass media e una presa di coscienza da parte degli organi dello Stato.

La medicina moderna, e più in generale la pratica medica, si basa su solide e rigorose evidenze scientifiche e su test clinici validati dal metodo scientifico. Il tutto per garantire sicurezza ed efficacia nei trattamenti. Perché allora sempre più persone (2 milioni e mezzo di italiani, 100 milioni di persone in Europa, 600 milioni nel mondo) danno credito all’omeopatia, la bizzarra “medicina” immaginata da Hahnemann oltre due secoli fa (basata sulla memoria dell’acqua), ancorché priva di plausibilità biologica e di prove di efficacia?