fbpx Brucaliffi e vortici | Scienza in rete

Brucaliffi e vortici

Read time: 1 min

alice nella città delle meraviglie Alice nella città delle meraviglieAlice nella città delle meraviglieCosa succede se osserviamo tre momenti della storia di Lewis Carroll con gli occhi di un fisico e proviamo a replicare le esperienze di Alice con alcuni strumenti di facile reperibilità?

È il punto di vista di “Brucaliffi & Vortici”, il laboratorio organizzato da Alessandro Orchini e Graziano Ciocca in cui il Bianconiglio, il Brucaliffo e Biagio lasciano il posto ai loro alter ego Galilei, Naviers Stokes e Bernoulli!

Durante la visita si prova infatti a capire la viscosità, sperimentando cosa succede a un corpo che attraversa fluidi più o meno viscosi. Gli anelli di fumo del Brucaliffo sono il punto di partenza per spiegare i vortici, osservarli e toccarli con mano grazie alle lamine di sapone mentre, nella terza e ultima sezione, mini-lucertoline a pressione e bolle di sapone permettono di spostare l’attenzione sulla pressione dell'aria.

Chissà se al risveglio di questo sogno Alice ricorderà qualcosa e vorrà replicare qualche esperienza vissuta in quel paese immaginifico…in fondo, le basteranno pochi oggetti che potrà trovare nella sua casa!


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Stereotipi di genere: ne parliamo, li leggiamo, li subiamo, ma ancora non li riconosciamo

Degli stereotipi di genere si parla ormai moltissimo, ma nella maggior parte dei casi non li si riconosce. Proprio per questa ragione è così importante capire come e quando li interiorizziamo e di cosa si alimenta l’apparente realtà che ci comandano.

Immagine: https://iconduck.com/search?query=woman CC0 1.0 DEED

Ormai se ne parla in continuazione. Sono gli stereotipi di genere: un virus sociale, che quando assunto produce una distorsione cognitiva delle nostre relazioni, in particolare di coppia, tale da renderle asimmetriche. Se ne parla in continuazione ma nella maggior parte dei casi non li si riconosce. La forza di questi stereotipi è nel fatto che una volta assunti non sono facili da espellere. Il nostro sistema cognitivo, spesso pigro, tende infatti naturalmente a costringere le relazioni umane in schemi comportamentali semplici, poco realistici e tanto banali quanto efficaci.