fbpx Brucaliffi e vortici | Scienza in rete

Brucaliffi e vortici

Read time: 1 min

alice nella città delle meraviglie Alice nella città delle meraviglieAlice nella città delle meraviglieCosa succede se osserviamo tre momenti della storia di Lewis Carroll con gli occhi di un fisico e proviamo a replicare le esperienze di Alice con alcuni strumenti di facile reperibilità?

È il punto di vista di “Brucaliffi & Vortici”, il laboratorio organizzato da Alessandro Orchini e Graziano Ciocca in cui il Bianconiglio, il Brucaliffo e Biagio lasciano il posto ai loro alter ego Galilei, Naviers Stokes e Bernoulli!

Durante la visita si prova infatti a capire la viscosità, sperimentando cosa succede a un corpo che attraversa fluidi più o meno viscosi. Gli anelli di fumo del Brucaliffo sono il punto di partenza per spiegare i vortici, osservarli e toccarli con mano grazie alle lamine di sapone mentre, nella terza e ultima sezione, mini-lucertoline a pressione e bolle di sapone permettono di spostare l’attenzione sulla pressione dell'aria.

Chissà se al risveglio di questo sogno Alice ricorderà qualcosa e vorrà replicare qualche esperienza vissuta in quel paese immaginifico…in fondo, le basteranno pochi oggetti che potrà trovare nella sua casa!


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Il robot umanoide non è umano: intervista a Giulio Sandini

Giulio Sandini, direttore del dipartimento di Robotica, Scienze Cognitive e del Cervello dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, sorride accanto al robot antropomorfo iCub

Giulio Sandini, direttore del dipartimento di Robotica, Scienze Cognitive e del Cervello dell’Istituto Italiano di Tecnologia, tra i relatori al convegno sull’Intelligenza Artificiale al Museo Scienza e Tecnologia di Milano di martedì 27 febbraio, ci spiega sfide, promesse e limiti della tecnologia robotica, aiutandoci a comprendere le profonde differenze tra l’intelligenza di un robot e l’intelligenza umana. Nella foto, Giulio Sandini accanto al celebre robot antropomorfo iCub.

Quando si pensa ai robot, spesso nell’immaginario collettivo li si dipinge come umanoidi, dotati di un notevole grado di autonomia, pronti a mettersi al servizio dell’essere umano, quando non a prenderne il posto o addirittura, se la fantasia prende un segno negativo, a ribellarsi e spodestarlo.

Siamo piuttosto lontani dalla realtà.