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Una ricerca riesce a rigenerare un timo umano funzionante

È stata descritta per la prima volta la possibilità di rigenerare un timo umano completo e funzionante, a partire da cellule staminali prelevate dall’organo maturo e fatte crescere sulla struttura extracellulare del timo di ratto. Una volta impiantato nei modelli murini, il timo rigenerato si è dimostrato in grado di consentire la maturazione dei linfociti T umani: un risultato fondamentale per lo studio dei meccanismi dell’immunità, e che apre la strada a nuove prospettive.

Nell'immagine: campione istologico di timo con un Hassell's body. Crediti: Nephron/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 3.0

Un timo nuovo, umano e perfettamente funzionante: è quanto è riuscito a ottenere un gruppo internazionale di ricercatori, il cui lavoro è stato recentemente descritto su Nature Communications. Un risultato importante per diverse ragioni. Fornisce infatti, per la prima volta, un modello umano di un organo complesso, del quale approfondire alcuni dei meccanismi biologici alla base dell’immunità, e insieme apre la strada a nuove prospettive di trattamento.

Elogio del genio e della sua utilità

Quattro lauree in quattro mesi. Il caso dello studente “genio” di Pisa, Giulio Deangeli è interessante ed è rimbalzato su molti quotidiani, ma la prima reazione che suscita in chi frequenta l’università italiana è: come ha fatto? Tecnicamente, in Italia è vietato iscriversi a più di una laurea alla volta secondo il Regio Decreto n.1592 del 1933. Esistono le doppie lauree con accordi con l’estero, e anche triple e quadruple, ma quadruple italiane è un caso davvero singolare, forse il primo e unico, e frutto di un insieme di circostanze che fa riflettere.

La vita ben spesa di Pietro Greco

Oggi 18 dicembre 2020 se ne è andato di prima mattina Pietro Greco. Lo immagino allontanarsi con il passo del maratoneta, qual è effettivamente stato - e di valore - nella prima parte della sua esistenza.

Deve essere la corsa che gli ha lasciato quell'impronta nel carattere, dolce ma tenace. Pietro era un uomo buono, spiritoso e coltissimo, con una passione divorante per la scienza, la storia, la politica. Un maestro per un paio di generazioni di giornalisti, ricercatori, insegnanti. E il vuoto che sentiamo ora, a ridosso del fatto, è davvero grande.

La speranza di vita in Italia calerà di due anni nel 2020

Quanto davvero sta incidendo la pandemia in corso sui livelli di sopravvivenza? Questa domanda è stata oggetto di dibattito fin dall’inizio, quando più di qualcuno (in Italia e all’estero) parlava del Covid-19 come “qualcosa di più di un’influenza”. Poi col tempo ci si è resi conto che quella che stiamo sperimentando è una crisi di mortalità che va al di là di qualunque stagione influenzale (si badi bene: l’influenza resta una seria causa di morte della popolazione anziana ed è da prendere sul serio, ma non incide così tanto).

Italiani premiati per un algoritmo di cooperazione sociale

Un algoritmo sviluppato dal gruppo di teoria dei giochi del Politecnico di Milano è stato premiato alla conferenza NeurIPS2020, una delle più importanti nel campo dell'intelligenza artificiale e del machine learning. I ricercatori del Politecnico hanno risolto il problema del raggiungimento dei cosiddetti "equilibri correlati", una forma più generale degli equilibri di Nash, nel caso dei giochi in forma estesa. Uno dei possibili campi di applicazione è la costruzione di navigatori satellitari che, ammettendo un minimo scambio di informazioni tra i veicoli che condividono dei nodi decisionali, riescano contemporaneamente a minimizzare il traffico e il tempo di percorrenza dei singoli viaggiatori. L'algoritmo fa emergere spontaneamente una coordinazione tra i comportamenti dei singoli che minimizza il costo collettivo e individuale senza richiedere l'esistenza di un mediatore. Credit: Denys Nevozhai via Unsplash.

Si è conclusa sabato scorso l'edizione 2020 della Neural Information Processing Systems Conference (NeurIPS), una delle più importanti conferenze nel campo dell'intelligenza artificiale e del machine learning. Ogni anno alcuni fra gli articoli accettati per la presentazione alla conferenza ricevono dei riconoscimenti particolari e quest'anno tra i tre premiati c'è anche uno studio italiano.

Quanto stiamo perdendo in speranza di vita?

La speranza di vita alla nascita in Italia dal 1872 (30 anni) al 2015 (82,6). I cali della speranza di vita concidono con i periodi intorno alle due guerre mondiali.

In questi giorni si sono diffusi messaggi anche molto contradditori a riguardo degli anni di speranza di vita che l’epidemia da Covid-19 potrebbe far perdere agli italiani. Per chi non è di casa con la demografia è opportuno innanzitutto spiegare cosa si intende per speranza di vita.

Clima 2020: facciamo il punto

Il Consiglio europeo ha raggiunto un accordo vincolante sulla riduzione delle emissioni interne nette di CO2 almeno del 55% entro il 2030. Avrebbe potuto fare di meglio, in ogni caso ora è necessario che si impegni molto di più – anche a livello diplomatico – perché il mondo intero è ancora diretto verso un aumento di 3,2°C per fine secolo (invece che 1,5°C), secondo l’ultimo «Emission Gap Report» dell’UNEP. Inoltre, secondo il rapporto UNEP «State of the Environment and Development in the Mediterranean», biodiversità e clima della regione europea e mediterranea rischiano di collassare, senza un’adeguata accelerazione sulla decarbonizzazione.

Immagine: @longmaspirit

I recenti accordi europei

Per favore, mettete la mascherina!

La logica della richiesta di mettere le mascherine è il principio di precauzione, ma le persone non sembrano agire tutte in base a tale principio. La negazione ha molte sfumature e se si vuole che la popolazione si attenga alle misure di contenimento si devono usare umiltà, empatia e buon senso. L’umiltà di dire che non si sa con esattezza quanto le mascherine frenino la diffusione del virus; l’empatia per ammettere che indossare la mascherina è effettivamente scomodo; il buon senso di chiedere di indossarle, per favore, specialmente nei luoghi chiusi. Immagine: @enginakyurt

Crediti immagine: Background photo created by user3802032 - www.freepik.com

Il negazionismo che si manifesta con tanta “virulenza” in molti paesi del mondo sembrerebbe incomprensibile: mai, nella storia, la gente è stata tanto informata sul pericolo corso dalla vita individuale e collettiva e, al contempo, tanto restia ad accogliere le raccomandazioni degli scienziati, pur nell’interesse della propria salute.

Il Parlamento non boicotti la sperimentazione animale

Come attestato dal rapporto del Ministero della Salute, le alternative alla sperimentazione animale per la ricerca su xenotrapianti e sostanze di abuso non ci sono. Ciononostante, il Parlamento non ha ancora messo in agenda il rinnovo della proroga agli insensati divieti imposti dagli animalisti, in scadenza il 31 dicembre. Foto: Topo a molla.

Tempi grami per chi si occupa di sperimentazione animale in Italia. È nota la vicenda dei ricercatori italiani delle Università di Torino e Parma vincitori di un prestigioso bando ERC per studiare il modo di curare una rara forma di cecità, per cui è necessario utilizzare primati non umani, minacciati con pallottole recapitate via posta a casa loro. Successivamente la loro ricerca è stata sospesa da una sentenza del Consiglio di Stato.