fbpx Il cambiamento climatico in libreria | Scienza in rete

Il cambiamento climatico in libreria

Primary tabs

Tempo di lettura: 10 mins

In tema di cambiamento climatico, il 2015 e stato un anno denso di avvenimenti. Nel corso dell’anno, è stata in preparazione la COP 21, che si sarebbe poi conclusa nel dicembre con l’accordo di Parigi. Su questa conferenza, per la quale da anni lavoravano gli esperti del settore, erano riposte le attese dei movimenti ambientalisti e le speranze di raggiungere un accordo a livello globale, sostitutivo del Protocollo di Kyoto, scaduto da tempo e rivelatosi sostanzialmente inefficace. 

Poi, per la prima volta erano comparse decisioni con le quali Autorità giudiziarie, prima fra tutte, la corte olandese dell’Aja, avevano affermato che la protezione dal cambiamento climatico non era una materia riservata ai governi e al potere legislativo, ma costituiva anche materia di intervento del giudice, a tutela del diritto alla salute delle collettività. Un mutamento di rotta sostenuto, a livello teorico, dal documento di Oslo, preparato dai esperti di diritto dell’ambiente di molti paesi. A ciò si aggiunge che il 2015 è stato anche l’anno più caldo da moltissimi decenni: per molti la conferma del fatto che il cambiamento climatico è in atto.

Ho voluto quindi vedere  in che misura ci sia stato nel corso dell’anno un riscontro a livello di divulgazione scientifica, partendo dal presupposto che i libri di carattere informativo su temi che richiedono specifiche competenze in discipline scientifiche e tecniche da un lato rispondono a una domanda di conoscenza proveniente delle collettività cui si rivolgono e dall’altro formano l’opinione e i giudizi di queste stesse collettività: chi non legge, non si informa o non ha la possibilità di essere informato, sarà inevitabilmente vittima di pregiudizi e adesioni fideistiche.

Ecco come ho condotto la mia indagine. Ho limitato la ricerca a Italia, Francia, Germania e Stati uniti. Ho utilizzato il sito Amazon dei vari paesi; escludendo i libri puramente accademici, ho preso in considerazione i libri pubblicati nel 2015 in materia di cambiamento climatico (con qualche eccezione, come si vedrà). Possono essermi sfuggiti libri che non indicano nel titolo le parole chiave che ho utilizzato oppure libri pubblicati da case editrici che Amazon non immette nel suo circuito.

E interessante notare che quasi tutti i libri sono anche leggibili su kindle e quindi sono accessibili sotto forma di ebook a un pubblico più vasto e a prezzi in genere più contenuti dell’edizione cartacea (ho contrassegnato con un asterisco il prezzo dei libri che non sono disponibili su Kindle). Rispondo subito a una domanda ovvia. Non ho letto integralmente tutti i libri oggetto della rassegna. Per molti, ho scelto di effettuare una lettura delle parti che ritenevo più significative. Per pochissimi, ho utilizzato le recensioni già esistenti.

In Italia, sul sito www.amazon.it, risultano pubblicati nel 2015 due libri sull’argomento. Il libro di Marcello Di Paola, Cambiamento climatico: Una piccola introduzione pubblicato proprio qualche settimana prima della COP di Parigi offre in poche pagine, le nozioni fondamentali in materia. È quindi rivolto a chi per la prima volta vuole comprendere qualcosa di questo argomento. Analogo per contenuto e semplicità e per chi vuole avere una prima introduzione al tema, maggiormente focalizzata sulle emergenze ambientali italiane (frane, alluvioni e siccità) è il libro di Andrea MerusiAntonio Bodini, La sfida di oggi: Il cambiamento climatico e il rapporto tra uomo e natura. 

In realtà, figura nel sito anche il libro di Anthony Giddens, La politica del cambiamento climatico. In realtà, è la traduzione di un saggio pubblicato in Gran Bretagna nel 2013 (The politics of climate change) che ha avuto grande diffusione, anche per l’autorevolezza dell’autore. La tesi di Giddens è che il cambiamento climatico è gravemente sottovalutato perché sono trascurati i pericoli rispetto a problemi politici e economici ed anche di carattere ambientale, che paiono più urgenti. Dal punto di vista operativo, Giddens ritiene che tutti i governi dovrebbero attivarsi invece di attendere soluzioni elaborate a livello internazionale.

Dalla Francia: minacce al vino

Due sono i libri pubblicati in Francia (e indicati su www.amazon.fr). Il libro di Hélène Géli e Jean-François Soussana – la prima una giornalista scientifica, mentre il secondo è direttore scientifico dell’INRA (Institut national de la recherche agronomique) e membro del GIEC (Groupe d'experts intergouvernemental sur l'évolution du climat), Le changement climatique: Ce qui va changer dans mon quotidien - espone, in un volume di piacevole lettura, gli effetti entro qualche decennio del cambiamento climatico per gli abitanti delle città europee, raccogliendo brevi saggi di esperti e specialisti di vari settori sulle modifiche che potrà subire la vita quotidiana nel 2050 nei paesaggi, nei trasporti, nelle destinazioni turistiche, nell’alimentazione. Specificatamente agli effetti del cambiamento climatico sulla produzione vitivinicola francese è dedicato il secondo libro pubblicato in Francia nel corso dell’anno: Valéry Laramée de TannenbergYves LeersMenace sur le vin: Les défis du changement climatique, Buchet-Chastel. Gli Autori indagano  sugli effetti del cambiamento climatico sulla produzione vitivinicola francese, facendo seguito a un rapporto pubblicato nel 2013 dall’Accademia americana delle scienze, che preannunciava la scomparsa di grandi aree coltivate a vigneto in Australia, Sudafrica, California mentre in Italia, Francia e Spagna gli effetti, seppur meno gravi, sarebbero stati comunque imponenti. 

Dalla Germania: con molta preoccupazione

Due i libri pubblicati nel 2015 anche in Germania (www.amazon.de). Giunto nel gennaio del 2016 alla 3° edizione è il libro di Ronald D. Gerste, un medico che scrive di storia della medicina e di storia e politica degli Stati Uniti (è anche da anni un columnist per il Neue Zurcher Zeitung). Nel volume Wie das Wetter Geschichte macht: Katastrophen und Klimawandel von der Antike bis heute (Come il tempo fa la storia: Catastrofi e cambiamenti climatici dall’antichità ad oggi), l’autore si sofferma su variazioni climatiche e ambientali di varia durata e di varia intensità verificatesi nella storia e analizza come esse abbiano influito sulla società e sulla cultura delle collettività interessate, concludendo in molti casi che gli effetti sono stati assai più consistenti di quanto in genere non si pensi (è l’idea sviluppata da Jared Diamond nel suo noto libro Collapse: How Societies Choose to Fail or Succeed).

Di Hans Joachim Schellnhuber, uno dei maggiori esperti europei del settore, direttore del Potsdam-Institut per le ricerche sul clima (PIK), docente di fisica teoretica è un libro impegnativo, di quasi 800 pagine, ma davvero meritevole di una traduzione in italiano:  Selbstverbrennung: Die fatale Dreiecksbeziehung zwischen Klima, Mensch und Kohlenstoff  (Autodistruzione: il fatale rapporto trilaterale tra climaumanità e anidride carbonica) C. Bertelsmann Verlag, 790 pp. L’autore sostiene da anni che politica, economia e società civile ignorano le drammatiche conseguenze  del cambiamento climatico. Il libro, preparato appositamente per offrire dati, documentazione e tutte le informazioni necessarie in vista della COP di Parigi, offre una approfondita documentazione del problema e, soprattutto, offre la dimostrazione che, senza urgenti interventi ad ogni livello – politico, economico, sociale – la temperatura aumenterà entro la fine del secolo non di 2° gradi (la soglia massima indicata dall’IPCC) ma di 3 o 4° C. Il libro ha finalità divulgative, anche se, in alcuni punti, prevale un taglio più accademico. Assai utili sono carte, diagrammi, statistiche che corredano i testi.

Dagli USA: l'obbligo di sapere

Più nutrito è il panorama della pubblicistica negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e nei paesi anglofoni (i libri su www.amazon.com e su Amazon.co.uk sono per lo più i medesimi). Due libri sono in testa al mio elenco. Sul piano strettamente divulgativo, va collocato Joseph Romm, Climate Change: What Everyone Needs to Know. L’autore è stato qualificato nel 2009 dalla rivista Time “eroe dell’ambiente” ed è stato incluso dalla rivista Rolling Stone tra i 100 personaggi che stanno reinventando gli Stati Uniti. Il libo è incluso in una collana della Oxford University che si propone di illustrare i temi più importanti del nostro tempo e offre un completo aggiornamento su tutti gli aspetti scientifici, economici e sociali del cambiamento climatico. Romm chiarisce che non si tratta di un tema che una persona istruita dovrebbe conoscere: è un tema che tutti devono conoscere ora perché fra breve avrà un impatto sulla società assai maggiore di quella di Internet.

Ci sono poi due libri che ho introdotto abusivamente in questa rassegna, perché in realtà sono del 2014. Ma non ho potuto evitare di segnalarli.

Sul piano più letterario c’è il bellissimo libro di Elisabeth Kolbert, The Sixth Extinction: An Unnatural History (c’è l’edizione italiana: La sesta estinzione. Una storia innaturale). Il libro, che ha vinto il Premio Pulitzer è, come ho detto, del 2014 ed è del 2014 anche l’edizione italiana; del 2015 è la 6° edizione in inglese; l’ho incluso nella rassegna perché è un libro straordinario, da molti paragonato a Primavera silenziosa di Rachel Carson. Kolbert, giornalista scientifica per il New Yorker, mescola scienza, storia e reportage sul campo da varie località del mondo per dimostrare che gli effetti del cambiamento climatico sono già in corso ed è soprattutto già in corso un’estinzione di massa che coinvolge molte specie.

 Il secondo libro che non dovrebbe essere inserito in questa rassegna (nel 2015 è solo uscita l’edizione tascabile) è di George Marshall, un ambientalista da molti anni attivo in Greenpeace e nella Rainforest Foundation, si occupa prevalentemente della comunicazione dei temi riguardanti il cambiamento climatico. In questo libro, Don't Even Think About It: Why Our Brains Are Wired to Ignore Climate Change. L’Autore spiega le ragioni psicologiche per le quali anche coloro che sanno che il cambiamento climatico è un fatto reale poi si comportano come se non lo fosse. È un libro-inchiesta, nel quale l’autore intervista scienziati, ambientalisti, personaggi politici e perfino un gruppo di attivisti texani dei Tea-Party che negano l’esistenza del fenomeno. La risposta dell’Autore è che spesso i valori e i pregiudizi prevalgono anche sui fatti e sulla conoscenza, facendo in modo che la gente si schieri con chi condivide quei valori, evitando di compiere verifiche o accertamenti autonomi, anche perché  l’evoluzione ci ha portato ad ignorare rischi di eventi lontani nel tempo.

Analogamente al libro di Marshall, anche l’agile volume di Andrew Hoffman, un docente di economia sostenibile, How Culture Shapes the Climate Change Debate Paperback, Stanford Briefs, 120 pp si sofferma sugli aspetti culturali e psicologici del cambiamento climatico, osservando che, quantomeno negli Stati Uniti, il contrasto riguarda non tanto gli aspetti scientifici, ma visioni contrapposte del mondo. A fronte di ciò, l’impegno degli scienziati per far comprendere a tutti la realtà e i dati che caratterizzano il fenomeno non può essere sufficiente se non si riescono a superare le barriere ideologiche.

Frank P. IncroperaClimate Change: A Wicked Problem: Complexity and Uncertainty at the Intersection of Science, Economics, Politics, and Human Behavior. L’autore, docente di ingegneria, offre un panorama completo dei problem che debbono essere affrontati per contenere il cambiamento climatico; quindi tratta gli aspetti scientifici, le varie opzioni tecnologiche  disponibili, le conseguenze economiche di ciascuna scelta e anche I condizionamenti derivanti dalla politica e dalla geopolitica e dagli aspetti etici coinvolti.

Il libro di Andrew Jones, Climate Change: The Climate Change Agenda:  World Government, Carbon Taxes and Population Control, tratta i problemi, veri e fittizi, del cambiamento climatico soprattutto soffermandosi sui temi della produzione di cibo e si propone di illustrare come il mondo cambierà, e come già sta cambiando, a seguito dei mutamenti del clima. 

Infine, il libro di J.AbbotJ.S. ArmstrongA.Bolt , Climate Change: The Facts, è un antologia che raccoglie scritti di scienziati e esperti sui vari temi del cambiamento climatico, dando ampio spazio anche a coloro che ne contestano l’esistenza o gli effetti

 

Bibliografia
Marcello Di Paola, Cambiamento climatico: Una piccola introduzione, LUISS University Press, 150 pp, euro 4,99
Andrea MerusiAntonio Bodini, La sfida di oggi: Il cambiamento climatico e il rapporto tra uomo e natura, Infinito edizioni, solo ebook, euro 4,99
Anthony Giddens, La politica del cambiamento climatico Il Saggiatore 2015, 287 pp., euro 17*
Hélène GéliJean-François Soussana, Le changement climatique: Ce qui va changer dans mon quotidien, Quae éditions, 167 pp, euro 10,99.
Valéry Laramée de TannenbergYves LeersMenace sur le vin : Les défis du changement climatique, Buchet-Chastel, 124 pp., euro 8,99.
Ronald D. Gerste, Wie das Wetter Geschichte macht: Katastrophen und Klimawandel von der Antike bis heute, Klett-Cotta Verlag  288 pp., euro 15,99.
Hans Joachim Schellnhuber, Selbstverbrennung: Die fatale Dreiecksbeziehung zwischen Klima, Mensch und Kohlenstoff, C. Bertelsmann Verlag, 790 pp, euro 19,80
Joseph Romm, Climate Change: What Everyone Needs to Know, Oxford University Press, 328 pp, euro 10,58.
Elisabeth Kolbert, The Sixth Extinction: An Unnatural History Henry Holt & Company  319 pp euro 6,24. Edizione italiana: La sesta estinzione. Una storia innaturale, Neri Pozza 322 pp, euro 17*.
George Marshall, Don't Even Think About It: Why Our Brains Are Wired to Ignore Climate Change, Bloomsbury USA, 272 pp., euro 7,49.
Andrew Hoffman, How Culture Shapes the Climate Change Debate, Stanford Briefs, 120 pp. euro 6,52
Frank P. IncroperaClimate Change: A Wicked Problem: Complexity and Uncertainty at the Intersection of Science, Economics, Politics, and Human Behavior, Cambridge University Press, 364 pp., euro 15,67.
Andrew Jones, Climate Change: The Climate Change Agenda:  World Government, Carbon Taxes and Population Control, Amazon Digital Services LLC, solo ebook, euro 2,99
J.AbbotJ.S. ArmstrongA.Bolt , Climate Change: The Facts, Stockade Books, 336 pp., euro 8.95.

Articolo in uscita anche su Rivista Giuridica dell'Ambiente..


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Perché ridiamo: capire la risata tra neuroscienze ed etologia

leone marino che si rotola

La risata ha origini antiche e un ruolo complesso, che il neuroscienziato Fausto Caruana e l’etologa Elisabetta Palagi esplorano, tra studi ed esperimenti, nel loro saggio Perché ridiamo. Alle origini del cervello sociale. Per formulare una teoria che, facendo chiarezza sugli errori di partenza dei tentativi passati di spiegare il riso, lo vede al centro della socialità, nostra e di altre specie

Ridere è un comportamento che mettiamo in atto ogni giorno, siano risate “di pancia” o sorrisi più o meno lievi. È anche un comportamento che ne ha attirato, di interesse: da parte di psicologi, linguisti, filosofi, antropologi, tutti a interrogarsi sul ruolo e sulle origini della risata. Ma, avvertono il neuroscienziato Fausto Caruana e l’etologa Elisabetta Palagi fin dalle prime pagine del loro libro, Perché ridiamo. Alle origini del cervello sociale (il Mulino, 2024):