Alle 7.31 - ora italiana - la sonda della NASA Curiosity si è posata sul suolo di Marte, dopo un viaggio di otto mesi e più di 560 milioni di chilometri percorsi. Ci sono voluti 7 minuti di manovra per rallentare dai 21.000 chilometri orari di velocità fino a poggiare sulla superficie marziana, centrando il punto più interessante per poter cercare tracce di fossili, il Crater Gale. Da qui, il rover ha già iniziato a inviare le prime immagini con la strumentazione fotografica in dotazione.
Il robot della NASA - frutto di un'investimento di oltre 2,5 miliardi di dollari, per un programma destinato a durare due anni - ha portato con sè un equipaggiamento ad alta innovazione tecnologica, che va oltre la semplice acquisizione immagini. Ne abbiamo parlato con Luciano Anselmo, ricercatore presso il Laboratorio di Dinamica del Volo Spaziale dell'ISTI-CNR di Pisa.
Curiosity, un laboratorio su Marte
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Euclid, una missione per comprendere l’espansione dell’Universo
di Elena Gallo

Sono stati rilasciati i primi dati raccolti con il telescopio Euclid, una delle missioni più ambiziose dell'ESA. L'astrofisico Matteo Miluzio ci racconta il progetto, portandoci nel dietro le quinte di una missione spaziale.
Nell'immagine: il lancio di Euclid, avvenuto nel 2023. Crediti: Space X/ESA. Licenza: ESA Standard License
Il 19 marzo 2025 è stato reso pubblico sul sito dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) il primo lotto di dati ottenuti dal telescopio Euclid, che ha osservato una porzione di cielo fornendo, già alla prima osservazione, informazioni estremamente dettagliate di oggetti sia vicini che molto distanti.
