fbpx Horizon 2020: per ora l'Italia delude | Scienza in rete

Horizon 2020: per ora l'Italia delude

Primary tabs

Tempo di lettura: 3 mins

CORDIS ha pubblicato i primi dati di partecipazione al programma Horizon 2020. I dati riguardano i 2.399 progetti avviati a partire dal primo gennaio 2014, e le relative 10.200 partecipazioni, per un ammontare di circa 3 miliardi e 500 milioni di euro erogati (una media di circa 350.000 euro per ogni partecipazione). Su 94 paesi che hanno partecipato finora il Regno Unito precede tutti per numero di partecipazioni (1.406) ma è la Germania a contare il maggior numero di finanziamenti ricevuti.

Le organizzazioni italiane sono al quarto posto per numero di partecipazioni (937 partecipazioni di cui 200 come organizzazione coordinatrice). Rapportando il numero di partecipazioni per il numero degli abitantio e per il numero di ricercatori si possono individuare i paesi più efficienti.

PaeseNumero di partecipazioniPartecipazioni per abitantePartecipazioni per ricercatore
UK1.406165
DE1.313144
ES1.118248
IT9371510
FR906225
NL6253016
BE4683712
EL3254212
SE305318
AT268316

L'italia coordina il 21% di progetti a cui partecipa. Il Regno Unito col 37% e la Spagna col 28% staccano tutti gli altri paesi. Va precisato che spesso il coordinamento di un progetto è asseganto a un partner con compiti amministrativi, non scientifici. E' comunque un indicatore per le capacità organizzative.

PaeseProgetti come coordinatorePercentuale progetti come coordinatore
UK52137%
DE29923%
ES31428%
IT20021%
FR20923%
NL14924%
BE7817%
EL4815%
SE5819%
AT5219%

L'Italia è più indietro nel ranking per finanziamenti ricevuti. Le partecipazioni italiane, in media, rendono meno in confronto a quelle degli altri paesi ai primi posti: poco più di 300.000 euro a partecipazione - sotto la media - contro i quasi 400.000 di Regno Unito, Francia, Olanda e gli oltre 600.000 della Germania.

PaeseTotale finanziamentiMedia finanziamento per progetto
DE852.511.200649.285
UK526.915.180374.762
FR345.982.102381.879
ES326.360.259291.914
IT289.137.821308.578
NL245.316.352392.506
BE159.150.109340.064
SE122.585.695401.920
EL93.901.504288.928
AT84.818.221316.486

Per l'italia, si confermano ai primi posti per numero di partecipazioni gli enti che già guidavano la classifica delle partecipazioni ai progetti FP7. Il Consiglio nazionale delle ricerche guida con 39 partecipazioni e oltre 13 milioni di euro ottenuti. Il Politecnico di Milano segue con 27 partecipazioni e una migliore media di fondi per partecipazione, oltre 400 mila euro. Le principali organizzazioni italiane ottengono, in media, dal 20 a 30 per cento del totale dei finanziamenti al progetto a cui partecipano: meno rispetto ai principali partner europei.

NomeNumero di partecipazioniTotale finanziamentiMedia finanziamento per progettoPercentuale finanziamenti sul totale del progetto (media)
Consiglio Nazionale Delle Ricerche3913.945.764357.58435
Politecnico Di Milano2711.424.235423.12026
Alma Mater Studiorum - Università Di Bologna236.421.004279.17420
Università Degli Studi Di Roma La Sapienza197.005.616368.71723
Agenzia Per La Promozione Della Ricerca Europea163.254.819203.42612
Politecnico Di Torino166.059.067378.69223
Fondazione Istituto Italiano Di Tecnologia127.363.192613.59935
Università Degli Studi Di Milano125.515.319459.61018
Università Degli Studi Di Padova122.408.718200.72731
Scuola Superiore Di Studi Universitari E Di Perfezionamento Sant'Anna114.768.769433.52415

A livello europeo per ora le organizzazioni italiane sono in posizioni più arretrate col CNR al dodicesimo posto (terzo alla fine del Settimo programma). Sempre primo il CNR francese (111 progetti). Le prime organizzazioni europee ottengono, in media, dal 50 al 70 per cento del totale del finanziamento al progetto a cui partecipano.

NomeNumero di partecipazioniTotale finanziamentiMedia finanziamento per progettoPercentuale finanziamenti sul totale del progetto (media)
Centre National De La Recherche Scientifique11157.201.056515.32551
Fraunhofer-gesellschaft Zur Foerderung Der Angewandten Forschung E.v7938.941.446492.93019
The Chancellor, Masters And Scholars Of The University Of Oxford7223.334.623324.09271
Imperial College Of Science, Technology And Medicine6126.513.395434.64658
Kobenhavns Universitet6020.096.683334.94565
Agencia Estatal Consejo Superior De Investigaciones Cientificas5917.351.529294.09445
The Chancellor, Masters And Scholars Of The University Of Cambridge5821.458.428369.97367
Max Planck Gesellschaft Zur Foerderung Der Wissenschaften E.v.48311.733.1766.494.44163
University College London4719.962.987424.74451
Katholieke Universiteit Leuven4017.050.369426.25927
Consiglio Nazionale Delle Ricerche3913.945.764357.58435

E' difficile fare un paragone col precedente programma FP7: sono passati molti anni, gli obiettivi sono diversi e diversi sono i fondi stanziati e il numero di progetti previsti. Abbiamo provato a selezionare i primi 1.000 progetti attivati di FP7 e H2020: in FP7 si contavano poco più di 8.000 partecipazioni, in H2020 circa 6.300. Per l'Italia rispettivamente 729 partecipazioni (in 390 progetti) e 630 partecipazioni (in 347 progetti). Qui sotto il grafico con le percentuali di partecipazioni dei maggiori paesi EU. Si nota un calo di qualche punto percentuale dell'Italia e una maggiore presenza della Spagna che registra un aumento dal 7 all'11 per cento sul totale delle partecipazioni.

Partecipazioni dei maggiori Paesi EU ai primi 1.000 progetti FP7 e H2020 (in percentuale)

Fonte: CORDIS - EU research projects under Horizon 2020 (2014- )
Abitanti per paese: http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_and_dependencies_by_popul...
Ricercatori per paese: http://chartsbin.com/view/1124 


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

La COP29 delude. Ma quanti soldi servono per fermare il cambiamento climatico?

Il presidente della COP 29 di Baku, Mukhtar Babayev, chiude i lavori con applausi più di sollievo che di entusiasmo. Per fortuna è finita. Il tradizionale tour de force che come d'abitudine è terminato in ritardo, disegna un compromesso che scontenta molti. Promette 300 miliardi di dollari all'anno per aiutare i paesi in via di sviluppo ad affrontare la transizione, rimandando al 2035 la "promessa" di 1.300 miliardi annui richiesti. Passi avanti si sono fatti sull'articolo 6 dell'Accordo di Parigi, che regola il mercato del carbonio, e sul tema della trasparenza. Quella di Baku si conferma come la COP della finanza. Che ha comunque un ruolo importante da giocare, come spiega un report di cui parla questo articolo.

La COP 29 di Baku si è chiusa un giorno in ritardo con un testo variamente criticato, soprattutto dai paesi in via di sviluppo che hanno poca responsabilità ma molti danni derivanti dai cambiamenti climatici in corso. I 300 miliardi di dollari all'anno invece dei 1.300 miliardi considerati necessari per affrontare la transizione sono stati commentati così da Tina Stege, inviata delle Isole Marshall per il clima: «Ce ne andiamo con una piccola parte dei finanziamenti di cui i paesi vulnerabili al clima hanno urgentemente bisogno. Non è neanche lontanamente sufficiente.