fbpx Individuare in un tap costellazioni, stelle, pianeti... | Scienza in rete

Individuare in un tap costellazioni, stelle, pianeti...

Primary tabs

Tempo di lettura: 1 min

Skyview è un app che consente, grazie alla realtà auentata, di conoscere e visualizzare l'Universo che ci circonda. Infatti puntando la fotocamera del proprio smartphone intorno a se è possibile osservare sullo schermo gli indicatori di posizione di pianeti, stelle, costellazioni, satelliti o missioni spaziali.

Skyview, in particolare, il 21 dicembre 2012, consente di osservare l'allinemaento dei pianeti previsto dai Maya:

Alcune delle principali caratteristiche dell’app: visualizzazione delle orbite dei pianeti; modifica di data e ora per viaggiare nel tempo e visualizzare l'Universo in un determinato momento del futuro o del passato; visualizzazione dei percorsi delle navicelle spaziali della NASA durante le loro missioni; informazioni su stelle, costellazioni e satelliti; ricerca di un determinato pianeta, stella o satellite nell’Universo.

Alcune video recensioni di Skyview in inglese:

[video: http://youtu.be/85f8ELJRrHA]

[video: http://youtu.be/WU36tp6Fa5E]

[video: http://youtu.be/1SZomCJ39DM]

Anteprime dell'app:

   Skyview Skyview


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Contratti per i ricercatori: sciopero contro tagli, precarietà e guerra

grafica di una ricercatrice con manifesto di protesta

In molte città italiane il 12 maggio scorso i precari delle università sono scesi in piazza. È il primo sciopero nazionale ad avere come protagonisti ricercatrici e ricercatori, assegnisti, dottorandi, personale precario. Le richieste: più fondi per garantire posizioni stabili a chi fa ricerca, meno risorse per la guerra. Al centro del dibattito c’è il contratto di ricerca istituito dal governo Draghi in sostituzione degli assegni di ricerca. Contestate le modifiche proposte dal governo.

Torino, Milano, Siena, Bologna, Roma, Palermo, Napoli, Venezia e molte altre città il 12 maggio scorso hanno visto scendere in piazza i precari delle università. È stato il primo sciopero nazionale ad avere come protagonisti ricercatrici e ricercatori, assegnisti, dottorandi, personale precario.