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Il Kit del giornalista

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Comprendere il funzionamento dei meccanismi che regolano l'università italiana non è impresa facile, tanto che a volte alcune sottigliezze sfuggono anche a chi nell'università ci lavora. Ciò è dovuto al fatto che, nel tempo, si sono succedute diverse leggi e regolamenti: in particolare negli ultimi 15 anni l'università ha subìto una vera e propria overdose di riforme, in genere rimaste incompiute, che si sono stratificate una sull'altra. Di conseguenza capita abbastanza spesso di leggere resoconti giornalistici contenenti imprecisioni le quali, sovente, rendono la situazione ancora più confusa di quanto già sia.

Abbiamo pertanto ritenuto utile allestire questo kit del giornalista, ovvero una sorta di cassetta degli attrezzi pensata per tutti quelli che oggi scrivono e parlano di università, ma che forse non l’hanno mai conosciuta a fondo dall'interno (se non come utenti).

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L’uso di ChatGPT rende pigri i ricercatori?

ricercatore pigro

Negli ultimi due anni, ChatGPT (e altri LLM della Generative AI) sono entrati a pieno regime sia nell’educazione universitaria che nei luoghi della produzione di conoscenza scientifica, che ha negli articoli pubblicati su riviste e giornali scientifici il proprio prodotto finale. Diverse opinioni sono state spese sull’avvento di questa tecnologia, ma pochi studi empirici se ne sono davvero occupati. Uno studio di Abbas e colleghi contribuisce a rispondere empiricamente alle mille domande che sorgono da un confronto con questo strumento, e solleva riflessioni urgenti sulle conseguenze del suo uso. Questo articolo è il primo di una serie di due articoli che si concentra su una particolare conseguenza – una negativa e una positiva – degli strumenti della Generative AI sulla ricerca accademica. In questo articolo, esploriamo quella negativa, la pigrizia.

Quando, dal 30 novembre 2022 e nei mesi successivi, abbiamo cominciato a sperimentare l’uso di ChatGPT, una delle prime considerazioni che ha fatto capolino nelle nostre menti è stata certamente l’imbarazzante facilità con cui si sarebbero potuti produrre dei testi scritti. Testi anche di una discreta qualità, e nei più svariati ambiti della scrittura.