fbpx Le notizie di scienza della settimana | Scienza in rete

Le notizie di scienza della settimana

Primary tabs

Read time: 5 mins

Una foto del Lago Chad, realizzata nel 2014 da uno dei membri della Expedition 40 a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Credit: NASA Johsnon / Flickr. Licenza: CC BY-NC 2.0.

La lotta all'AIDS nel 2017

Sono stati 3451 i nuovi casi di HIV diagnosticati in Italia nel 2016, in diminuzione rispetto al 2012, quando erano stati 4140. Il dato più interessante riguarda però l'età media della diagnosi, 37,5 anni, che si sposta in avanti rispetto al passato. Questa tendenza si associa a un altro dato: il 23% delle diagnosi di AIDS è avvenuto a meno di tre mesi dalla scoperta dell'infezione, una percentuale che in Europa sale al 68%. Le persone convivono dunque per molto tempo con l'HIV senza esserne consapevoli, spesso perché non percepiscono il rischio delle loro abitudini. [La Stampa; Fabio Di Todaro] 

La resistenza ai farmaci per l'HIV è in aumento nei Paesi a basso e medio reddito, dove ha superato il 10% delle persone con HIV che iniziano o riprendono terapie antiretrovirali di prima linea. A mostrarlo è una meta-analisi, pubblicata su The Lancet Infectious Diseases, condotta su 358 campioni di dati riguardanti oltre 56 mila adulti con HIV che vivono in 63 Paesi a basso e medio reddito. Gli autori si sono concentrati sulla resistenza agli inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa (NNRTI), che vengono raccomandati in combinazione con quelli nucleosidici nelle terapie di prima linea. Ebbene, l'aumento maggiore della resistenza agli NNRTI c'è stato nell'Africa orientale, dove tra il 2001 e il 2016 è cresciuta del 29% all'anno. La crescita annuale è stata del 23% nell'Africa meridionale e dell'11% in Asia. Lo studio suggerisce un altro dato importante: le persone con virus resistenti agli NNRTI nel 10%-30% dei casi sono già stati esposte alle terapie antiretrovirali, interrotte spesso a causa delle difficoltà nel raggiungere i centri di cura o alla scarsa disponibilità dei farmaci[Univerity College London News; Chris Lane] 

Undetectable = Untransmissable, U = U. È questo lo slogan al centro della campagna di lotta all'HIV nel 2017. Il fatto che le persone con HIV, ma con una carica virale non rilevabile, non possano trasmettere il virus è ormai accettato nella comunità dei sieropositivi e dei malati di AIDS, grazie all'accumularsi di prove scientifiche sempre più convincenti. Ma per rendere questo messaggio chiaro a tutti, in particolare ai familiari e agli amici delle persone con HIV, è stato necessario più tempo e il sostegno delle maggiori organizzazioni di sanità pubblica nel mondo. Di fondamentale importanza l'endorsement dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi, arrivata due mesi fa. [The Lancet HIV; Editorial] 

Disinformazione online

Sulle pagine di PNAS il giornalista scientifico M. Mitchell Waldrop fa un'analisi lucida del problema della disinformazione online, quello che una ricercatrice intervistata dall'autore chiama misinformation ecosystem. Una riflessione sui limiti, ma anche le opportunità, offerte dalla tecnologia per cercare di contrastare il fenomeno, che pone l'accento sull'importanza di intervenire sui fruitori dell'informazione e non solo sulle fonti delle notizie e sulle piattaforme digitali attraverso cui le notizie circolano.[Proceedings of the National Academy of Sciences; Cristina Da Rold] 

I social network, come un pascolo liberamente accessibile a tutti gli allevatori di un villaggio inglese dell'ottocento, stanno affrontando la tragedia dei beni comuni. Ogni utente agisce nel suo interesse personale, ma questo danneggia il benessere della comunità, come l'allevatore che porta al pascolo una quantità eccessiva di bestiame impoverendo la terra fino a renderla inutilizzabile. La comunità degli internauti si vede sottratto il diritto a un'informazione corretta e viene esposta a contenuti violenti o che promuovono la paura, l'odio e il razzismo. [Financial Times; John Gapper] 

Etica della scienza / Politica della ricerca

Trapelano indiscrezioni sull'imminente bando PRIN, che assegnerà 390 milioni a progetti scientifici di interesse nazionale. Ogni progetto potrà ricevere al massimo 1 milione e 200 mila euro, ma dovrà coinvolgere più gruppi di ricerca, coordinati da un ricercatore o professore con posizione a tempo indeterminato in un'università italiana. Al centro delle polemiche proprio il rischio che i fondi vengano eccessivamente frazionati e assegnati a ricercatori non giovanissimi. Si lamenta inoltre l'esclusione degli enti di ricerca dai ruoli coordinamento. [La Repubblica; Silvia Bencivelli e Luca Fraioli] 

Il 28 novembre sono stati resi noti i risultati dei Consolidator Grants 2017 dello European Research Council. Si tratta dei finanziamenti destinati ai ricercatori con 7-12 anni di esperienza dal completamento del dottorato di ricerca, insomma scienziati nel pieno della loro carriera. Gli italiani sono i secondi classificati, con 33 progetti sui 329 assegnati. Meglio di noi solo i tedeschi, che hanno ottenuto 55 finanziamenti. Ma se si guarda alla nazionalità dell'istituzione che ospita il grant, le cose sono diverse: l'Italia è settima con soli 14 progetti. [European Research Council; Statistics] 

Nel libro "MAMMOGRAFIA – Emozioni, evidenze e controversie scientifiche nella diagnosi precoce del tumore al seno", appena pubblicato da Il Pensiero Scientifico Editore, Eugenio Paci racconta, da protagonista, la trentennale vicenda degli screening mammografici. Secondo Roberto Satolli questa narrazione permette di affrontare temi importanti: il progressivo sfumare del confine tra salute e malattia, l'emergere del concetto di sovradiagnosi e sovratrattamento, nuovi modelli di aiuto alla decisione per le donne. [Scienza in rete; Roberto Satolli] 

Miscellanea

Tra la fine degli anni sessanta e la fine degli anni novanta la superficie delle acque del lago Chad si è ridotta del 95%, lasciando spazio al deserto nella zona settentrionale. I pesci che un tempo popolavano le acque dei fiumi affluenti sono diminuiti drasticamente, riducendo alla fame la popolazione. La situazione, già drammatica, è stata aggravata dal terrorismo di Boko Haram e dalla violenza dell'esercito ciadiano. Un disastro umanitario che interessa milioni di persone che vivono nella zona del Sahel. [The New Yorker; Ben Taub] 

In occasione del Welcome Day della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati a Trieste​, Cristina Da Rold ha intervistato Semir Zeki, neurobiologo di UCL​ considerato il fondatore della neuroestetica[Scienza in rete; Cristina Da Rold] 

“A cosa serve curare le persone per poi lasciarle nelle condizioni che le hanno fatte ammalare?”, si chiede Sir Michael Marmot in apertura del convegno “L’Italia per l’equità nella salute”, che si è tenuto a Roma il primo dicembre. Luca Carra e Monia Torre analizzano il rapporto presentato al convegno, che sintetizza i principali dati sulle disuguaglianze di salute in Italia e fa il punto sui diversi fattori che le determinano. [Scienza in rete; Luca Carra e Monia Torre] 

Ricevi ogni settimana la newsletter via email: www.scienzainrete.it/newseltter_scire


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Biodiversità urbana: com'è cambiata e come proteggerla

Anche le metropoli possono essere ambienti ricchi di specie: secondo un recente studio sono ben 51 le specie di mammiferi che vivono a Roma, alcune di esse sono specie rare e protette. Nel corso degli ultimi due secoli, però, molte specie sono scomparse, in particolare quelle legate alle zone umide, stagni, laghetti e paludi, habitat importantissimi per la biodiversità e altamente minacciati.

Nella foto: Parco degli Acquedotti, Roma. Crediti: Maurizio.sap5/Wikimedia Commons. Licenza: CC 4.0 DEED

Circa la metà della popolazione mondiale, vale a dire ben 4 miliardi di persone, oggi vive nelle città, un fenomeno che è andato via via intensificandosi nell’epoca moderna: nell’Unione Europea, per esempio, dal 1961 al 2018 c’è stato un costante abbandono delle zone rurali e una crescita dei cittadini, che oggi sono circa i