E’ facile trovare la strada seguendo le tracce di un gigante.
In coda alla seconda edizione del Programma di ricerca Regione-Università (PrRU), lo scorso anno, la Regione Emilia-Romagna ha finanziato, con circa 3 milioni di euro, un bando espressamente dedicato ai giovani ricercatori del suo Servizio sanitario regionale. Una decisione controcorrente in regime di spending review, e fortemente ispirata dal lavoro lungimirante di Alessandro Liberati. Si tratta dell’ultimo di una serie di bandi che, a partire dal 2007, la Regione ha dedicato alla ricerca transazionale, mettendo a disposizione circa 60 milioni di Euro attraverso le Aziende Ospedaliere Universitarie e gli IRCCS della Regione stessa.
Per quest’ultimo bando il successo della risposta da parte dei giovani ricercatori è indubbio: circa 150 proposte ricevute e 133 progetti ammessi a peer-review. L’importo del finanziamento per ciascun progetto della durata massima di 36 mesi era compreso tra 100.000 e 250.000 euro. L’età media di chi ha presentato un progetto si attesta sui 34 anni. Si trattava soprattutto di ricercatrici (64% dei progetti presentati).
Il bando è stato lanciato all’inizio del 2012 e la graduatoria finale, che ha visto 15 vincitori (vedi di seguito), è stata pubblicata a novembre dello stesso anno. L’intero processo di peer review ha coinvolto 219 valutatori esperti indipendenti sia italiani (esterni al Servizio sanitario regionale e al contesto accademico dell’Emilia-Romagna), sia stranieri (65%), con affiliazione riconducibile a 21 Paesi distribuiti in quattro continenti.
Il bando viene oggi rilanciato con altri 2,5 milioni di Euro, e con alcune modifiche che cercano di tener conto di quelli che potrebbero essere definiti i “Liberati Principles” e che la Regione vuole supportare nell’ambito della promozione di una ricerca scientifica utile al Servizio Sanitario pubblico. In questa nuova edizione è stato perfezionato il percorso di raccolta e di valutazione delle proposte (con Workflow della ricerca dedicato). Inoltre, è stato introdotto un incentivo alla pubblicazione dei risultati in fonti “open” in modo da favorire la ricaduta “pubblica” delle nuove conoscenze prodotte.
Nell’edizione del 2012 non erano state indicate aree tematiche specifiche entro cui disegnare le proposte, bensì tipologie di studi:
- ricerca biomedica, finalizzata alla produzione di nuove conoscenze su tecnologie e interventi di potenziale rilevanza per il Servizio sanitario regionale;
- ricerca clinico-assistenziale, finalizzata al completamento delle conoscenze necessarie al trasferimento nella pratica dei servizi sanitari e alla valutazione delle effettive potenzialità e dell’impatto di tecnologie e interventi in ambito sanitario.
Nella nuova edizione, pur rimanendo la richiesta per queste tipologie di ricerca, sono state individuate alcune aree prioritarie quali Cardiovascolare; Diagnostica avanzata; Medicina rigenerativa e Trapianti; Neuroscienze; Oncologia; Patologie virali ed autoimmuni; Riabilitazione.
In un Paese dove l’investimento per la ricerca è molto basso - addirittura inferiore a quello di molti dei nostri partner europei - occorre pensare a strategie che ottimizzino processi e dinamiche utili alla realizzazione della ricerca, soprattutto quella dentro e per il Servizio sanitario nazionale (SSN). In tale contesto, l’indirizzo di Governance dato nel passato da Alessandro per una ricerca intesa come asset del servizio sanitario pubblico è una lezione di cui tener conto per il futuro.
Bando Giovani Ricercatori “Alessandro
Liberati”, due edizioni di successo
(N.d.r. aggiornato a giugno 2013)
Edizione 2012: i 15 progetti ammessi a finanziamento
1. HLA-G
molecules as a prognostic marker of cytomegalovirus infection and transmission
in pregnancy
Roberta Rizzo - AOU FE
2. Prognostic
impact of interval breast cancer detection in pT1a N0 M0 early breast cancer
with HER2-positive status: a multicenter, population-based cancer registry
study
Antonino Musolino - AOU PR
3. ANTI-3-18F-FAC
BC (anti1-amino-3-18F-fluorocyclobutane-1-carboxylic acid) in comparison to
11C-CHOLINE PET/CT in the evaluation of patients with prostate cancer radically
treated and with rising PSA
Cristina Nanni - AOU BO
4. A
personalized medical approach to treat bacterial infections in patients with
liver cirrhosis
Leonardo Calza - AOU BO
5. Tumour
microenvironment: potential role of osteoporosis in the development of bone
metastases: in vitro and in vivo studies
Veronica Borsari - IRCCS IOR
6. An improve
of tumor regression with a cancer-risk modulated radiochemotherapy in local
advanced rectal cancer (LARC ) can lead to avoid doing major surgery: a
randomized phase II study
Francesco Fiorica - AOU FE
7. Implementing
diagnosis and treatment of depression in subjects with recent diagnosis of
HIV-positivity by means of inflammatory biomarkers and standardized psychiatric
monitoring
Silvia Ferrari - AOU MO (Baggiovara)
8. Search for
novel genes responsible for familial colorectal polyposis
Giulia Piazzi - AOU BO
9. Development
and validation of innovative methods for steroid hormone measurement in serum
and saliva: applicability of new technologies in the clinical routine
Flaminia Fanelli - AOU BO
10. Diagnostics
advances in hereditary breast cancer (Diane)
Elena Bonora - AOU BO
11. Development
of new therapies for acute leukemias: biological aspects and clinical
implications of immunogenic cancer cell death
Antonio Curti - AOU BO
12. BIOlogical
and BIOphysical STimulation on IMplant Osteolysis and aseptic LO osening
conditions: effects of pulsed electromagnetic fields and platelet derivatives
(BIO.BIO.ST.IM.O.LO)
Matilde Tschon - IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli
13. Identification
of innovative microRNA-based biomarkers and anti-cancer strategies for the treatment
of hepatocellular carcinoma
Francesca Fornari - AOU BO
14. 5-metyl-tetrahydrofolate
in the treatment of portal hypertension in cirrhotics in pharmacologic
prophylaxis of variceal bleeding with beta-blockers: a double-blind randomized
controlled trial
Ranka Vukotic - AOU BO
15. Molecular
classification of hepatocellular carcinoma to select the more appropriate
surgical treatment: liver transplantation or liver resection
Matteo Ravaioli - AOU BO
Edizione 2013: dati a confronto
Dopo la chiusura della seconda edizione del bando, il 7 giugno 2013, è possibile stilare un primo bilancio, con un incremento di partecipazione e alcune conferme: hanno risposto 170 giovani ricercatori, il 30% dei quali ha replicato l'esperienza della prima edizione (151 proposte). La componente femminile è ancora predominante: il 63% dei progetti, infatti, vede una donna nel ruolo di Principal Investigator. La tipologia di studi di maggiore interesse continua ad essere la ricerca biomedica (per il 58%) rispetto a quella clinico-assistenziale (42%).
Tra le aree tematiche più specifiche previste quest'anno, Oncologia si riconferma la preferita dai ricercatori (35%). A seguire, Diagnostica avanzata
(18%), Medicina rigenerativa e trapianti (13%), Neuroscienze (12%), Patologie
virali ed autoimmuni, Cardiovascolare (9%) e Riabilitazione (2%).
Tra i proponenti, è l’Azienda ospedaliero-universitaria (AO-U) di Bologna ad aver concepito il maggior numero di progetti (28%). L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
(IRCCS), con l'Istituto Ortopedico Rizzoli, ne ha coperto il 25%, le AO-U di Ferrara e Parma il 16 e
15% rispettivamente, l’AO-U di Modena il 12% e l’IRCCS delle Scienze Neurologiche di
Bologna il 4%.
Fonte dati 2013: laniusletter.it
Il Gruppo di Lavoro: Antonio Addis, Eleonora Corciolani,
Barbara Mazzoni, Donato Papini, Silvia Pozzi, Cristina Predieri, Tania
Salandin, Franca Serafini