Siamo alle prese con la quarta ondata e una variante ancora enigmatica - la Omicron - che rende questo inizio d'anno particolarmente problematico. Come commentare le nuove misure del Governo, a partire dall'obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni? Che ne è del contact tracing? Come ripensare il sistema sanitario, ed emendare le sue debolezze, in vista di una lunga convivenza con la pandemia? Luca Carra ne ha parlato con l'epidemiologa Stefania Salmaso.
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Le voci della scienza - Podcast
Il punto sulla quarta ondata e la variante Omicron
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Ostacolare la scienza senza giovare agli animali: i divieti italiani alla sperimentazione
Divieto di usare gli animali per studi su xenotrapianti e sostanze d’abuso, divieto di allevare cani e primati per la sperimentazione. Sono norme aggiuntive rispetto a quanto previsto dalla Direttiva UE per la protezione degli animali usati a fini scientifici, inserite nella legge italiana ormai dieci anni fa. La recente proposta di abolizione di questi divieti, penalizzanti per la ricerca italiana, è stata ritirata dopo le proteste degli attivisti per i diritti degli animali, lasciando in sospeso un dibattito che tocca tanto l'avanzamento scientifico quanto i principi etici e che poco sembra avere a che fare con il benessere animale.
Da dieci anni, ormai, tre divieti pesano sul mondo della ricerca scientifica italiana. Divieti che non sembrano avere ragioni scientifiche, né etiche, e che la scorsa settimana avrebbero potuto essere definitivamente eliminati. Ma così non è stato: alla vigilia della votazione dell’emendamento, inserito del decreto Salva infrazioni, che ne avrebbe determinato l’abolizione, l’emendamento stesso è stato ritirato. La ragione?