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Ruslan Medzhitov è il vincitore del Kröner Fresenius Award

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Ruslan Medzhitov, famoso immunologo della Yale University, è il vincitore dell’Else Kröner Fresenius Award. Quest’anno il premio era dedicato all’immunologia, che è stata e rimane una delle più affascinanti discipline scientifiche. Non c'è da meravigliarsi, infatti, che ben 12 premi Nobel sono stati assegnati in questo campo. Il vincitore del premio è stato identificato in stretta collaborazione con l'Unione Internazionale delle Società immunologiche (IUIS). Sono state ricevute 45 candidature tra singoli scienziati e gruppi di ricerca, fra queste è emersa la figura di Medzhitov, lo scienziato russo che col suo lavoro ha contribuito a comprendere l'interazione tra il sistema immunitario innato, che fornisce una immediata difesa contro le infezioni, con il sistema immunitario adattativo, che sviluppa risposte altamente specifiche ad agenti infettivi.

Per capire la grande importanza del lavoro di Medzhitov bisogna fare un piccolo passo indietro. Corre l’anno 1908 quando Elie Metchnikoff, uno dei padri fondatori dell’immunologia, viene insignito del premio Nobel per la Medicina per la scoperta della fagocitosi. Nel corso del tradizionale discorso, Metchnikoff menziona le endotossine e gli acidi nucleici quali attivatori dei fagociti e ipotizza che queste sostanze potessero essere impiegate per prevenire le infezioni post-chirurgiche. Tuttavia, per i successivi 80 anni la ricerca immunologica si concentrata quasi esclusivamente sullo studio dei meccanismi effettori dell’immunità adattativa, evidenziandone le straordinarie caratteristiche di specificità, efficacia e memoria. I fagociti, l’immunità innata in generale ed i suoi ricercatori vengono confinati in una specie di “riserva indiana”. Nel 1989 però, Charles Janeway propone dei modelli molecolari secondo cui l’attivazione dell’immunità adattativa dipenderebbe da quella dell’immunità innata, ribaltando così di fatto la visione generale dell’epoca. Medzhitov, nel frattempo, è un giovane dottorato che nelle lunghe giornate passate nella biblioteca dell'Università Nazionale di Taschkent (Usbekistan) viene a conoscenza delle teorie di Janeway rimanendone folgorato. Fare ricerca in Russia, però, in quegli anni era quasi impossibile a causa della forte crisi economica in cui versava la nazione. Finito il dottorato riesce ad ottenere una borsa di studio UNESCO per studiare l'evoluzione delle proteine nel laboratorio di Russell Doolittle a San Diego. Ma pur affascinato dagli insegnamenti di Doolittle, nella mente di Ruslan c’è un solo pensiero: poter conoscere Janeway. A pochi mesi di distanza, non solo incontra l’immunologo ma si unisce anche alla sua équipe a Yale, e i due iniziano un cammino insieme che ha come obiettivo principale l’identificazione dei recettori che controllano l’attivazione del sistema immunitario innato. 

Un grosso aiuto gli viene dato dagli studi di Jules Hoffmann, che lavora su Toll, un recettore presente nella Drosophila. I moscerini mutanti privi di Toll erano più soggetti a contrarre infezioni da batteri e funghi. Questa proteina inoltre era nota attivare il fattore trascrizionale NF-k B durante lo sviluppo embrionale. Sulla base di questi presupposti, Janeway e Medzhitov cercano di individuare un omologo umano della proteina Toll di Drosophila. Dopo numerosi esperimenti i due ricercatori arrivano a fare una scoperta rivoluzionaria. Dimostrano in un articolo su Nature, infatti, che un recettore Toll-like umano (TLR), un componente del sistema innato, stimolato artificialmente induce l’attivazione di geni che sono necessari per dare inizio alla risposta immunitaria adattativa. Nel 1998 Bruce A. Beutler scopre che i topi che non possono rispondere a LPS quando hanno mutazioni che interferiscono con la funzione di un recettore di tipo Toll. Le ricerche di Beutler insieme a quelle del duo Janeway-Medzhitov identificano il recettore di Toll come struttura chiave per il riconoscimento di strutture molecolari caratteristiche dei microbi. Nell’uomo ne sono stati identificati sinora undici, numerati da TLR1 a TLR11. Strutturalmente sono delle proteine transmembrana che hanno un comune dominio extracellulare che consiste in una serie di ripetizioni ricche di leucina e cisteina e un dominio intracellulare che svolge un ruolo primario nella trasduzione del segnale. Ognuno di essi presenta una specificità per una sostanza derivata dal patogeno o un gruppo di esse: TLR4 riconosce l’LPS, altri si legano ad acidi nucleici (TLR3, TLR7, TLR8 e TLR9), a delle lipoproteine e dei glicolipidi (TLR2), alla flagellina (TLR5). Questi recettori, una volta attivati, stimolano l’attivazione delle cellule dendritiche che a loro volta attivano le cellule T. Da allora questi recettori sono diventati oggetto di un’intensa attività di ricerca nei laboratori di tutto il mondo.

Quando Charles Janeway scompare nel 2003, Medzhitov continua lo studio sull’immunità innata. Dimostra brillantemente che il riconoscimento immune innato è essenziale per la stimolazione dell'immunità adattativa e chiarisce l'importanza del riconoscimento di batteri simbiotici per mantenere l'omeostasi fisiologica. Ma il premio Else Kröner-Fresenius non prende in considerazione solo le scoperte passate, ma premia anche e soprattutto quelle conquiste che possono essere un trampolino per ulteriori sviluppi della scienza e della tecnologia. Oggi Medzhitov sta cercando, infatti, di individuare i mezzi per stimolare la risposta immunitaria più appropriata per una determinata infezione. Questo tipo di studi potrebbe portare alla progettazione di vaccini su misura contro le malattie infettive, infiammatorie, e maligne. Inoltre, la sua équipe si sta concentrando sugli aspetti funzionali del rilevamento degli agenti patogeni. Per poter continuare questi studi, la fondazione Else Kröner Fresenius ha messo a disposizione come premio 3,5 milioni di euro. Le scoperte di Medzhitov del passato e le sue visioni innovative per il futuro sono una combinazione prodigiosa delle capacità umane di proporre, di scoprire, di imparare e di tradurre la ricerca in qualcosa che è benefico per tutta l'umanità. Attraverso questo premio ma non solo, la Fondazione intende portare avanti le idee di Else Kröner e dare un segnale forte per lo sviluppo e il potenziamento della ricerca scientifica. Fino ad oggi, la Fondazione ha finanziato 1.100 progetti per un totale di circa 150 milioni di euro. 
Medzhitov sarà premiato e terrà una lecture nel corso del 15th International Congress of Immunology. L’evento, che si terrà a Milano dal 22 al 27 Agosto, vedrà la partecipazione di circa 5000 ricercatori e 5 Premi Nobel.


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