fbpx Siamo troppi? Intervista ad Alfonso Lucifredi | Scienza in rete

Siamo troppi? Intervista ad Alfonso Lucifredi

Tempo di lettura: 1 min

Abbiamo intervistato Alfonso Lucifredi, naturalista e giornalista, per parlare del suo libro Troppi. Conversazioni sulla sovrappopolazione e sul futuro del pianeta per Codice Edizioni. Il libro è una raccolta fitta di dati e di interviste a esperti sui tanti temi che hanno a che fare con la demografia. Con l’autore abbiamo parlato di clima e consumo di risorse, cultura e religione, carne e alimentazione, ambientalismo e… estinzione. Buon ascolto!

Intervista, musica e montaggio: Jacopo Mengarelli
Fonti audio
World on 'fast track to climate disaster', say UN secretary general, Guardian News, 2022
Papa a Stati Generali Natalità: «Armi e contraccettivi investimenti più redditizi», Corriere della sera, 2024
Perchè questa carne costa così tanto?, Marsicano TV, 2019
Fridays for Future: corteo a Bergamo, Corriere della sera, 2023

 

HideArticoli correlati

Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Sanità più sostenibile: le raccomandazioni SIAARTI per una anestesia green

Nel contesto della campagna Green Choosing Wisely, sostenuta da Slow Medicine, con la finalità di rendere i sistemi sanitari più sostenibili, la Società italiana di anestesia ha pubblicato le cinque raccomandazioni per rendere le attività legate all’anestesia e all’analgesia meno impattanti sull’ambiente. A partire dalla scelta dei gas utilizzati per addormentare i pazienti, di cui alcuni hanno un effetto serra che supera di migliaia di volte quello della CO2.

Ne abbiamo già parlato in diverse occasioni: il 5% circa delle immissioni in atmosfera di gas clima-alteranti di origine antropica è riconducibile ai servizi sanitari, un valore equivalente a circa il doppio delle immissioni legate all’intero trasporto aereo mondiale (si veda, per questi dati, il Lancet).