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Tutto o quasi sui terremoti Italiani con l'app dell'INGV

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INGVterremoti è l'app ufficiale rilasciata dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
L'app fornisce informazioni sui terremoti registrati dall'Istituto negli ultimi 15 giorni.

[video:http://www.youtube.com/watch?v=HgQW2hQgdKc]

Ben strutturata è la ricerca dei terremoti che consente l'utilizzo di diversi parametri: data dell'evento sismico, magnitudo e vicinanza alla posizione dell'utente.
Interessante la possibilità di poter consultare la mappa di pericolosità sismica dell'Italia e delle singole regioni.

Per ogni terremoto registrato INGVterremoti, oltre ai dati tecnici, fornisce informazioni dettagliate sulla posizione esatta dell'evento nella mappa.
Utile la sezione con le domande frequenti sui terremoti e il glossario con le principali parole chiave utilizzate in sismologia.
L’app è aggiornata costantemente dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Alcuni utenti segnalano la mancanza di dati relativi alla durata degli eventi sismici e l'impossibilità di abilitare notifiche push per aggiornamenti in tempo reale.

Esistono almeno due versioni non ufficiali dell'app INGVterremoti per sistemi operativi Android.

Anteprime dell'app:

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Di latticini, biotecnologie e latte sintetico

La produzione di formaggio è tradizionalmente legata all’allevamento bovino, ma l’uso di batteri geneticamente modificati per produrre caglio ha ridotto in modo significativo la necessità di sacrificare vitelli. Le mucche, però, devono comunque essere ingravidate per la produzione di latte, con conseguente nascita dei vitelli: come si può ovviare? Una risposta è il latte "sintetico" (non propriamente coltivato), che, al di là dei vantaggi etici, ha anche un minor costo ambientale.

Per fare il formaggio ci vuole il latte (e il caglio). Per fare sia il latte che il caglio servono le vacche (e i vitelli). Cioè ci vuole una vitella di razza lattifera, allevata fino a raggiungere l’età riproduttiva, inseminata artificialmente appena possibile con il seme di un toro selezionato e successivamente “forzata”, cioè con periodi brevissimi tra una gravidanza e la successiva e tra una lattazione e l’altra, in modo da produrre più latte possibile per il maggior tempo possibile nell’arco dell’anno.